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Una giornata per approfondire il tema del razzismo, xenofobia e crimini d’odio razziale negli spazi pubblici: questo il contenuto dell’incontro di oggi nell’ambito del progetto europeo SUPER (Supporting Everyday Fight Against Racism) finanziato dal programma europeo REC – Rights, Equality and Citizenship. Il progetto è promosso dall’assessorato ai Diritti e alle Pari opportunità della Città di Torino, insieme all’Associazione Altera.
Oggi all’Open011 di Corso Venezia si è svolto il terzo e ultimo incontro, dedicato al tema delle discriminazioni negli spazi pubblici. Di ‘Casa e servizi abitativi’ e di ‘servizi della Città’ si è invece parlato negli incontri precedenti del 23 maggio e 16 giugno a cui hanno partecipato oltre 100 persone tra Forze dell’Ordine, Corpo di Polizia Municipale, rappresentanti delle Case del quartiere e dei centri di protagonismo giovanile, associazioni di comunità e dipendenti comunali del Servizio interculturale e delle Biblioteche civiche.
Super - di cui la Città di Torino è capofila con il partenariato dei Comuni di Bologna e Reggio Emilia, dell’associazione torinese Altera e del centro interculturale Mondinsieme di Reggio Emilia - nasce dalla necessità di contrastare i cosiddetti hate crimes che rappresentano una delle principali minacce alla coesione sociale poiché colpiscono le vittime e le loro comunità diffondendo sentimenti di insicurezza e divisione.
“L’Italia è tra i pochi Paesi a non avere un piano d’azione antirazzista, pur avendo sottoscritto l’impegno di adottarlo contenuto nella Dichiarazione conclusiva della Conferenza mondiale Onu contro il razzismo nel 2011 – ha sottolineato Jacopo Rosatelli, assessore al Welfare, Diritti e Pari opportunità -. Le istituzioni nazionali e locali hanno un ruolo chiave nel contrastare le discriminazioni e supportare le persone che le subiscono”.
Tra le attività del progetto, avviato nel 2021, la formazione rivolta ai dipendenti delle Pubbliche amministrazioni, alle Forze dell’Ordine e agli operatori della società civile, momenti di sensibilizzazione dei cittadini finalizzati alla costruzione di fiducia tra soggetti istituzionali e non, che hanno un ruolo chiave nel contrasto al razzismo e ai crimini d'odio.
Grazie a questo percorso di confronto si svilupperanno tre Piani d’azione locali per Bologna, Reggio Emilia e Torino utili per realizzare un modello di Piano d’azione per enti locali da diffondere a livello nazionale (già prevista una collaborazione con ANCI in questo senso) e internazionale (col supporto della Unione delle Città e dei Governi Locali – UCLG, della Coalizione Europea delle Città contro il Razzismo – ECCAR). (ma.co.)