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Un milione e duecentomila vittime in 100 giorni, tra l’aprile e il luglio del 1994, con 66mila famiglie completamente sterminate.
È il tragico bilancio del genocidio dei Tutsi avvenuto in Rwanda, che la Città di Torino ha voluto ricordare, inaugurando il 24 maggio 2022 una piazzetta a Mirafiori, così come stabilito dalla Commissione Toponomastica, guidata dalla presidente del Consiglio Comunale, che ha presieduto la cerimonia, alla presenza di numerose autorità civili e militari.
È un onore per la Circoscrizione 2 dare spazio e memoria a una dolorosa vicenda della storia contemporanea, per costruire una convivenza pacifica, senza guerre – ha affermato il presidente della Circoscrizione 2, aprendo la cerimonia.
È importante commemorare il genocidio, per le vittime, per i loro familiari e per chi è sopravvissuto e per far conoscere la storia ed evitare altri tragici errori – ha aggiunto l’autore di “Istruzioni per un genocidio, libro e podcast sul genocidio dei Tutsi”.
Una piazza a Torino significa molto – ha spiegato la presidente dell'associazione Ibuka Italia – per ridare dignità ai Tutsi, atrocemente uccisi nel genocidio più veloce della storia e per combattere il negazionismo.
Con questa piazza i nostri cari rimarranno per sempre nei nostri cuori – ha dichiarato la presidente della Diaspora rwandese in Italia, ringraziando la presidente della Sala Rossa e tutte le autorità che si sono adoperate per arrivare all'intitolazione, in particolare il console onorario del Rwanda per Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, presente all’evento, per aver promosso l'iniziativa.
La chargé d’affaires dell’ambasciata rwandese in Italia con sede a Parigi ha quindi espresso alla presidente del Consiglio Comunale di Torino la gratitudine del Governo e del popolo rwandese per aver intitolato un luogo deputato a ricordare e commemorare il massacro dei Tutsi e a contrastare i genocidi.
Infine, la presidente del Consiglio Comunale e della Commissione Toponomastica della Città di Torino, nel concludere la cerimonia, ha ringraziato le autorità civili e militari presenti e ha ribadito che c’è un incessante bisogno di verità e di giustizia per fare chiarezza sul genocidio dei Tutsi. Pochi ne parlarono e pochissimi seppero reagire di fronte alla distruzione del Paese africano – ha precisato. Ha quindi dedicato la giornata alla memoria delle vittime e alla resilienza dei sopravvissuti, con la profonda convinzione che, come società, abbiamo sempre una scelta e che talvolta, colpevolmente, scegliamo di non fare alcunché.
All’iniziativa hanno partecipato anche i sindaci dei Comuni di Poirino e Buttigliera d’Asti.
Analoghe intitolazioni si sono svolte anche nei Comuni di Roma e di Tradate.
(M.Q.) - Ufficio Stampa Consiglio Comunale