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Ieri mattina, in Via Pianezza angolo Via Aglietta, durante un servizio di controllo sui trasporti professionali, gli agenti del Reparto Radiomobile della Polizia Municipale e del Comando Territoriale V hanno fermato un autoarticolato con targa italiana classificato come mezzo d’opera.
Il conducente, titolare di una ditta di autotrasporto piemontese, alla vista della pattuglia si è agitato e ha effettuato dei movimenti che hanno insospettito gli agenti che, specializzati in questo tipo di controlli, dopo aver analizzato la scatola nera del mezzo, hanno scoperto il motivo di quell’agitazione. L’uomo aveva appena estratto dal tachigrafo digitale la carta tachigrafica appartenente alla moglie (scheda che registra i tempi di guida) per inserire la sua. La memoria del tachigrafo ha anche rivelato che l’escamotage era stato utilizzato per più volte e in giorni diversi.
Un trucchetto che consentiva al conducente di raddoppiare le ore di guida consecutive consentite dai regolamenti a discapito delle ore di riposo, andando in tal modo a compromettere la sicurezza stradale.
Come noto, la carta tachigrafica è personale e non può essere scambiata con altre persone. Per l’autista è scattata la sanzione prevista dall’art. 179 comma 2 e 9 del Codice della Strada che prevede una sanzione amministrativa di 866 euro, il ritiro della patente ai fini della sospensione da 15 gg a 3 mesi, decurtazione di 10 punti sulla CQC (Carta di Qualificazione del Conducente, abilitazione di guida professionale necessaria ai conducenti per il trasporto di merci o persone su strada). La carta utilizzata indebitamente è stata sequestrata ai fini della confisca e inviata alla Camera di Commercio di Torino per l’annullamento.
DC