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“Torino dovrà essere sempre più una città della buona accoglienza e dell’integrazione delle persone migranti”. Lo ha affermato Jacopo Rosatelli, assessore al Welfare, Diritti e Pari opportunità della Città di Torino nel suo intervento alla presentazione del Rapporto 2020 dell’Osservatorio interistituzionale sugli stranieri in provincia di Torino, coordinato dalla Prefettura del capoluogo piemontese, che si è tenuta oggi al Campus Luigi Einaudi.
“Nel quadro di politiche nazionali ed europee che spesso tendono a criminalizzare le persone straniere e a produrre clandestinità, le città sono chiamate ad agire per l’inclusione sociale ed economica, ponendo al centro i diritti delle persone. Nel rispetto degli obblighi costituzionali di solidarietà, ma anche sulla base di considerazioni di opportunità per la comunità locale: l’integrazione conviene a tutte e tutti, mentre l’emarginazione sociale produce costi umani ed economici”, ha continuato l’assessore.
Nel corso del 2022 si lavorerà soprattutto per rispondere alle nuove tendenze del fenomeno migratorio e ai bisogni più urgenti (persone con vulnerabilità socio-sanitaria, donne sole con bambini, minori stranieri non accompagnati), ma anche per offrire soluzioni di integrazione di lungo periodo in ambito lavorativo, formativo e abitativo”.
Rosatelli ha inoltre annunciato che L’Amministrazione Comunale, su proposta dell’UNHCR (Alto Commissariato ONU per i Rifugiati), è pronta ad adottare con una delibera la “Carta per l’integrazione dei rifugiati”. Il documento, frutto di un percorso condiviso, sarà adottato nella stessa forma da altre cinque grandi città: Roma, Milano, Napoli, Bari e Palermo. Occasione per creare una cooperazione rafforzata tra amministrazioni locali, la Carta impegna le città aderenti ad operare per obiettivi come l’accoglienza diffusa e in famiglia, la ricerca di soluzioni abitative post-accoglienza, l’integrazione tra sistema di welfare locale e sistema di accoglienza, la facilitazione della rapida acquisizione dei documenti essenziali, la promozione del coordinamento coi servizi sanitari. (ma.co.)