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Alla luce della lettera sulla sezione per malati psichiatrici della Casa circondariale Lorusso e Cutugno scritta da Susanna Marietti, coordinatrice dell'associazione Antigone, e pubblicata dal quotidiano Il Fatto, l'assessora della Città di Torino Gianna Pentenero, che tra le sue deleghe ha quella ai Rapporti con il sistema carcerario, esprime "preoccupazione" e coglie "l'invito a visitare quanto prima il reparto Sestante del carcere torinese per vedere di persona quanto denunciato dalla coordinatrice dell'associazione Antigone".
"Si tratta - afferma l'assessora - di una situazione inaccettabile, peraltro già denunciata di recente dalla Garante dei diritti delle persone private della libertà, Monica Gallo, per la quale chiedo alle autorità governative di intervenire con tempestività e, impegnandomi personalmente, cercherò anche di capire le ragioni per cui interventi di ristrutturazione all'interno del carcere previsti e finanziati non siano stati ancora realizzati".
L'assessora sottolinea inoltre che "non si può accettare di far vivere persone in condizioni disumane e tollerare la violazione del diritto ad assistenza e cure adeguate ai malati psichiatrici. Peraltro, il diritto alla cura - evidenzia ancora Pentenero - è sancito a chiare lettere dalla nostra Costituzione e deve essere assicurato a tutti i cittadini, senza alcuna distinzione".