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Sospesa nel 2021 la pluriennale collaborazione con la Città birmana di Yangon a causa del colpo di Stato del 1 febbraio 2021, Torino ha ritenuto necessario continuare ad essere vicino alla popolazione birmana sostenendo un progetto di supporto alla popolazione e l’organizzazione di una conferenza di divulgazione su ciò che sta accadendo nel Paese asiatico.
In un mutato quadro socio politico, il Comune di Torino ha scelto di supportare, con deliberazione proposta dall’assessore ai diritti e alla cooperazione internazionale, due progetti che si rivolgono direttamente alla popolazione afflitta dal conflitto, dalla violenza e dalla povertà dilagante con un contributo complessivo di 40.000€. Entrambe le progettualità sono supportate grazie a contributi dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione Internazionale AICS.
L’Ong Piemontese MedAcross, attiva da anni sul territorio birmano e cofinanziata dalla Fondazione Specchio dei Tempi, fornirà con un contributo di 30.000€ assistenza medica attraverso cliniche mobili ai e alle migranti birmani che vivono al confine meridionale tra Myanmar e Thailandia (distretti di Kawthaung (Myanmar) e di Ranong (Thailandia) e non hanno accesso ad un’assistenza sanitaria continuativa.
T.wai (Torino World Affairs Institute) realtà legata all’accademia che si occupa di alta formazione e ricerca nel sudest asiatico si occuperà di organizzare, ad un anno di distanza dal colpo di stato, una conferenza internazionale con la collaborazione di giovani ricercatori e/o enti birmani.
LE RELAZIONI FRA TORINO E IL MYANMAR
Le relazioni tra Torino e il Myanmar, fortificate anche dall’istituzione di un consolato onorario birmano a Torino e dall’avvio torinese del processo per l’istituzione della Camera di Commercio italo – birmana (di cui è ancora presidente un torinese), si fondano sull’attiva collaborazione tra tutte le componenti della realtà piemontese e quella birmana: dalle realtà della solidarietà internazionale alle istituzioni economiche culturali.
In tal senso la cooperazione italo-birmana sviluppatasi a Torino è espressione di un interesse pubblico locale che sintetizza l’attenzione e l’interesse per l’area di numerosi attori e qualificati stakeholder della cooperazione internazionale torinese.
L’attenzione al Myanmar ha radici lontane sin da quando con una mozione approvata il 14 giugno 2010 dal Consiglio comunale, veniva conferita la Cittadinanza onoraria della Città di Torino a Aug San Suu Kyi, per l’impegno politico in Myanmar volto all’affermazione dei principi di democrazia, pace e tutela dei diritti umani e al perseguimento di un governo basato sulle virtù di verità, giustizia e gentilezza. Cittadinanza consegnata all’ attivista e poi Leader del Myanmar il 29 Ottobre 2013.
La relazione con questo Paese si è rafforzata ulteriormente il 19 maggio 2015 quando il Sindaco della Città di Torino e il Sindaco di Yangon firmarono un Memorandum di Intesa che formalizzava le numerose attività di cooperazione in fase di attuazione tra Torino e Yangon: dai progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo come SWM2 e SUMP, agli scambi nel campo del commercio e dei servizi, del turismo, dei servizi sociali, dell'ambiente, della democrazia locale, della cultura e dell'arte.
In seguito, la deliberazione della Giunta Comunale del 05 dicembre 2017, esecutiva dal 22 dicembre 2017, approvava il progetto di continuità e sostenibilità del progetto europeo Sustainable Urban Mobility Planning – SUMP a tematica ambientale per lo sviluppo a Yangon di un piano di mobilità sostenibile, che grazie al finanziamento dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), poteva trovare un suo sviluppo e una sua continuità;
Con deliberazione del 27 dicembre 2018, la Giunta comunale approvava la prima fase del suddetto progetto di sostenibilità, rinviando a successivo atto l’approvazione della seconda fase del medesimo. A tal fine gli uffici dell’Amministrazione comunale si sono visti impegnati per l’intero 2019 a concordare, con la città partner di Yangon e i relativi partners del progetto, le modalità più idonee per implementare e rafforzare, attraverso la fase 2 del progetto SUMP, le azioni realizzate precedentemente nella fase 1, arrivando a predisporre anche le bozze avanzate della documentazione istituzionale necessaria.
(p.v.)