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Approvata dal Consiglio comunale (con 21 voti favorevoli) la delibera che stabilisce (in deroga al Piano regolatore) il cambio di destinazione d'uso da attività produttiva a commercio del complesso edilizio dismesso, in corso Bramante,15/17. L'atto, già approvato nel dicembre 2017, e annullato a seguito di un ricorso, respinto dal Tar ma non dal Consiglio di Stato che, nel suo pronunciamento, pur non facendo rilievi sul progetto, ha rilevato l'insufficienza delle motivazioni sul degrado dell'area in cui si trova l'edificio.
L'atto approvato motiva nuovamente le criticità presenti nell'area circostante il compendio di edifici e quanto è stato eseguito. Gli interventi di ripristino e il rinforzo delle chiusure dei punti di accesso al fabbricato a causa di occupazione abusiva, la bonifica da amianto con la rimozione delle lastre in fibrocemento delle coperture, uno scenario urbano che attualmente si presenta trascurato e disorganico. Il degrado è stato progressivo a partire dalla dismissione dell'area avvenuta nel 2000.
L'intervento di recupero e rifunzionalizzazione dell'area ex Concessionaria Fiat prevede un intervento sulla mobilità veicolare, pedonale e ciclopedonale e anche il miglioramento delle aree verdi e la posa di nuove piante.
Il progetto consiste nell'insediamento (ai fini della rifunzionalizzazione della struttura edilizia e della riqualificazione) di un'attività commerciale con una superficie di vendita di 2500 mq (situata al piano terra) con un'attività di somministrazione, magazzini, laboratori di lavorazione alimentare. Al primo piano gli spazi saranno destinati ai servizi, agli spogliatoi del personale e ai locali tecnologici. Un parcheggio si troverà al piano interrato (222 ad uso pubblico e 227 posti auto privati). Altri 50 posti auto privati saranno collocati al piano terra.
L'intervento, sotto il profilo edilizio, prevede la ristrutturazione con una serie di opere di carattere strutturale, impiantistico, antisismico, miglioramento dell'efficienza energetica e di finiture della porzione di fabbricato.
Prima della votazione l'assessore all'Urbanistica, Antonino Iaria ha illustrato la delibera che ha dettagliato lo stato del degrado circostante l'edificio (questa la motivazione richiesta dal Consiglio di Stato) e ha sottolineato l'importanza del progetto che non tratta solo della ristrutturazione dell'edificio ma anche per una serie di opere di riqualificazione totale dello spazio urbano (mobilità viaria, bonifiche, spazi verdi). Poi è intervenuto il consigliere Stefano Lo Russo (gruppo PD) che ha rilevato l'iter procedurale amministrativo non adatto all'intervento in atto, che avrebbe richiesto una variante al Piano regolatore. Infine il consigliere Damiano Carretto (gruppo Misto di Minoranza - Movimento 4 ottobre) ha concordato con la fragilità dell'iter amministrativo. Ha concluso dicendo che è una delibera forzata e con alcune inesattezze.
(tdn) - Ufficio stampa Consiglio comunale