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Questa mattina la Giunta Comunale ha approvato, su proposta dell’Assessore allo Sport e Tempo Libero Roberto Finardi, lo schema di accordo di collaborazione tra la Città di Torino e la Federazione Italiana Nuoto per la realizzazione e la gestione del Centro Federale di alta specializzazione presso il Palazzo del Nuoto. Realizzato nell’ambito dell’intervento “XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006 - Riqualificazione dell’area Marchi-Combi” per dotare la Città di una struttura in grado di ospitare competizioni nazionali ed internazionali, l’impianto natatorio Palazzo del Nuoto rappresenta un unicum nel sistema sportivo torinese e costituisce il principale polo per l’attività agonistica della Città, del Piemonte e della Valle d’Aosta.
A partire dal 2011 è stato gestito dalla Città con modalità sperimentali e provvisorie, che hanno sempre visto la costante collaborazione della FIN e del suo Comitato Regionale. Considerate la continua domanda di utilizzo dell’impianto per gli allenamenti, l’agonismo e le competizioni delle realtà sportive del territorio, la volontà di valorizzarne ulteriormente le potenzialità e le difficoltà di una gestione diretta per carenza di risorse e di necessarie competenze tecniche, si è resa necessaria l’individuazione di un modello gestionale stabile, vantaggioso ed efficiente, capace di mantenerne e migliorarne la vocazione sportiva e agonistica.
Con la costituzione di un Centro Federale di Alta Specializzazione presso il Palazzo del Nuoto, si realizza in Città un polo territoriale di eccellenza per la formazione tecnico-sportiva di giovani nuotatori e nuotatrici. Per il monitoraggio della gestione e la verifica del conseguimento degli obiettivi dell’accordo sarà istituito un organismo paritetico. L’intesa tra la Città e la FIN avrà la durata di 9 anni per conferire stabilità nel tempo alla collaborazione e consentire la programmazione delle attività a lungo termine.
Il presidente della FIN Paolo Barrelli ha voluto sottolineare che questo accordo rappresenta un segno di speranza in questo momento così difficile per il nostro Paese a causa della pandemia da Covid-19.
(ma)