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La parata per l’Europride 2022 si terrà a Belgrado sabato 17 settembre.
La manifestazione avrà luogo nella capitale Serba nonostante il presidente Aleksandar Vučić ne avesse annunciato l’annullamento, dopo le pressioni dei partiti di estrema destra e dei rappresentanti della Chiesa Ortodossa ad agosto e, nei giorni scorsi, il Ministero dell’Interno ne abbia vietato lo svolgimento per ragioni di sicurezza e ordine pubblico.
La Presidente dell’Epoa - European Pride Organisers Association – ha, infatti, impugnato il divieto comunicando che l’evento si terrà comunque, appellandosi anche alla dichiarazione della Corte Europea dei Diritti Umani che ha definito la realizzazione del Pride un diritto umano fondamentale e qualsiasi tentativo di impedirla una violazione degli articoli 11, 13 e 14 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, ratificata dalla Serbia come membro del Consiglio d'Europa.
Anche da Bruxelles è arrivato un importante sostegno alla realizzazione della manifestazione in Serbia, con l’impegno in prima linea della co-presidente dell’intergruppo LGBTQ+ del Parlamento Europeo, Terry Reintke, rafforzato dalla lettera dell’intergruppo LGBTQ+, firmata da 145 eurodeputati e indirizzata al presidente Vučić e alla premier Brnabić, che ha esortato il Governo a collaborare con gli organizzatori dell’Europride affinché tutte e tutti i partecipanti possano esercitare in sicurezza il loro diritto alla riunione pacifica e alla libertà di espressione.
All’Europride parteciperà l’Assessore comunale ai Diritti in rappresentanza della Città di Torino, da decenni impegnata sul fronte dei diritti delle persone Lgbt+ e contro le discriminazioni di cui sono vittime. L’Assessore sarà presente domani, venerdì 16 settembre, alla Conferenza Internazionale dei Diritti Umani e, sabato pomeriggio, prenderà parte alla Marcia dell’Europride. Sempre sabato, sulla facciata di Palazzo di Città sarà esposto un banner con il logo dell’EuroPride 2022.
L’Assessore, esprimendo la piena solidarietà della Città alla manifestazione, ha evidenziato la necessità che Torino si proietti al di fuori dei propri confini perché i diritti umani e i diritti fondamentali devono essere garantiti e rispettati ovunque. Per questo è importante che gli Enti locali siano attori della società civile internazionale insieme alle organizzazioni non governative. L’appuntamento di Belgrado è particolarmente significativo perché a fronte di atti di intolleranza diretti a mettere in discussione il diritto di manifestare, serve riaffermare che le libertà fondamentali non devono e non possono essere calpestate in nessun Paese europeo e in nessuna parte del mondo.
La Città di Torino, in qualità di Segreteria Nazionale della rete RE.A.DY, la Rete Nazionale per il superamento delle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, ha inoltre invitato gli Enti partner a condividere, il 17 settembre, azioni simboliche a sostegno dell’Europride perché i diritti delle persone LGBTQ+ non hanno confini.(ma.co.)