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È stata presentata questa mattina a Palazzo Civico la relazione annuale della Consulta permanente dei beni comuni urbani della Città di Torino, istituita con il regolamento n.391.
Nella relazione è stato presentato lo stato dell’arte dei beni comuni della città di Torino. Inoltre si è discusso delle potenzialità dei cittadini di attivarsi, in prima persona, per gestire e animare spazi collettivi.
"Come altre città europee, Torino progetta e reinventa lo spazio pubblico come bene comune, sia per quanto riguarda la costruzione di politiche pubbliche sia per l’azione di riconquista di spazi pubblici e collettivi da parte dei cittadini" ha ricordato Jacopo Rosatelli, assessore al Welfare con delega ai beni comuni.
“E’ per noi molto importante, all’esito del primo anno di intenso lavoro, poter discutere con le istituzioni e con cittadine e cittadini dell’uso del Regolamento dei beni comuni nella nostra città. Si tratta di uno strumento, che a nostro parere, deve sempre di più divenire il mezzo attraverso cui le comunità locali possano partecipare al cambiamento di Torino in un’ottica inclusiva, ecologica e di partecipazione dal basso” ha sottolineato Antonio Vercellone, presidente della Consulta.
Nominata dalla Giunta Comunale ogni tre anni, la Consulta svolge funzioni consultive, supporta e aiuta i gruppi di cittadini impegnati nella gestione dei beni comuni o che hanno intenzione di prendersene cura. Il giardino di quartiere, la piazza, il cortile della scuola, i luoghi abbandonati, ma anche i beni immateriali, possono essere beni comuni urbani e lo diventano quando cittadini e pubblica amministrazione li riconoscono e si attivano per gestirli insieme.
Tra i suoi compiti la promozione di un confronto pubblico tra realtà associative, di volontariato e sociali protagoniste della rigenerazione urbana per ascoltarne le esigenze e sviluppare insieme proposte sull'uso sociale e collettivo del patrimonio pubblico; lo sviluppo di eventuali progetti di riutilizzo di beni pubblici pervenuti alla Consulta stessa. Inoltre approfondisce le proposte di deliberazioni della Giunta Comunale e del Consiglio Comunale, che hanno come oggetto beni comuni urbani e democrazia partecipativa.
La Consulta è quindi un luogo di confronto permanente nell'istituzione cittadina e nella città tutta, per agevolare visioni condivise su metodologie e pratiche di riattivazione della cittadinanza in senso democratico.
È formata da undici componenti sorteggiate/i dall'Albo delle e dei Garanti, garantendo un'adeguata presenza di esperti e la parità di genere; chiunque può presentate la propria candidatura per far parte dell’Albo sia in qualità di esperto, sia come cittadino.
Il Presidente, nominato dal Sindaco su proposta degli stessi membri, svolge funzioni di coordinamento e di raccordo delle proposte, istanze e suggerimenti emersi dall'operato della Consulta.
Chiunque intenda presentare una proposta di collaborazione o aderire ai progetti in corso, può contattare l’Ufficio beni comuni, Area trasformazioni periferie e Beni Comuni (via Corte d'Appello 16) al numero 01101130277 oppure inviare una email a benicomuni@comune.torino.it.
Per ulteriori informazioni consultare il sito www.comune.torino.it/benicomuni
(ma.co.)