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Al bando del Ministero dello Sviluppo Economico lanciato per scegliere la proposta progettuale per realizzare la “Casa delle Tecnologie Emergenti”, quella presentata dalla Città di Torino è risultata la prima della graduatoria resa pubblica oggi dalla Direzione generale del Mise.
Il capoluogo piemontese potrà contare su un finanziamento ministeriale (richiesti dalla Città 7 milioni e mezzo di euro), oltre ai 6 milioni di euro messi a disposizione dai partner coinvolti nell’iniziativa.
Per dare corpo al progetto, la Città di Torino, che ne è capofila, sarà affiancata da enti che operano nel campo della ricerca (Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino, Fondazione Links e il CIM 4.0), da partner tecnologici (CSI Piemonte, TIM; 5T; Fondazione Torino Wireless), e da realtà che si occupano di sviluppo del territorio (gli incubatori I3P e 2i3T, Talent Garden e Digital Magics).
La nascente Casa delle Tecnologie Emergenti, che sarà operativa dal prossimo mese di maggio, si chiamerà CTE NEXT, avrà come sede principale i nuovi spazi del CSI in corso Unione Sovietica e ramificazioni su un’ampia parte del territorio cittadino: dal competence center per la nuova manifattura CIM 4.0 del quartiere Mirafiori, al Dora Lab a Nord della città e lungo le sponde del fiume Po dove saranno installati sensori per lo sviluppo e la sperimentazione di tecnologie innovative.
“CTE NEXT – spiega la sindaca Chiara Appendino - consentirà di realizzare a Torino un centro di trasferimento tecnologico diffuso sulle tecnologie emergenti in settori individuati come strategici per il territorio torinese: mobilità intelligente, industria 4.0 e servizi urbani innovativi. La Casa delle Tecnologie Emergenti – aggiunge la prima cittadina - andrà a integrarsi in “Torino City Lab”, l’idea della Città-laboratorio quale elemento strategico per le politiche di innovazione della nostra Amministrazione. Per il futuro di Torino – conclude la sindaca Appendino - CTE NEXT rappresenta una preziosa eredità per lo sviluppo del territorio e la creazione di nuove opportunità per la comunità cittadina”.
L’assessore all’Innovazione Marco Pironti evidenzia che “CTE NEXT punta a coinvolgere nei prossimi quattro anni un ecosistema di oltre 3000 soggetti tra istituzioni, aziende e singoli cittadini. Nel corso della sua operatività – aggiunge Pironti – supporterà con attività di indirizzo verso percorsi di innovazione circa 400 imprese tra PMI, startup, aspiranti imprenditori e, inoltre, si propone di coinvolgere 120 imprese in percorsi di formazione grazie alla collaborazione con atenei e centri di ricerca.
La Casa delle Tecnologie Emergenti consentirà di ampliare e infrastrutturare ulteriormente le aree di stress test per Smart Road e Urban Air Mobility e di sviluppare progetti in collaborazione con i partner sulle tematiche oggetto della CTE, che potranno abilitare futuri servizi innovativi per le imprese e il territorio.
CTE Next – conclude il responsabile delle politiche comunali per l’innovazione – porterà al rafforzamento dell’ecosistema dell’innovazione territoriale, integrando risorse e spazi dei principali attori attivi a Torino nel settore delle tecnologie emergenti per lo sviluppo urbano”. (mge)