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Dal 1° gennaio 2021 entrerà in vigore il Regolamento comunale che stabilisce i criteri per la determinazione del canone unico per la concessione di spazi pubblici destinati a mercati e Tari, anche se localizzati in strutture attrezzate. La tariffa del canone è determinata dallo spazio occupato, dalla tipologia e durata della concessione e dal valore economico del posteggio (valore rapportato alla categoria delle strade e degli spazi pubblici in cui si trova).
Il Regolamento, approvato dal Consiglio comunale (con 40 voti favorevoli su 40 presenti) sancisce che il nuovo canone (che sostituisce la tassa per l'occupazione di spazi e aree pubbliche) è dovuto dagli operatori commerciali che esercitano la loro attività di vendita su area pubblica, compresa la vendita diretta degli imprenditori agricoli e dei mercati periodici tematici.
Sono escluse dalla disciplina speciale le attività commerciali effettuate in occasione delle Feste di Via o manifestazioni, che continueranno a seguire il regime ordinario basato sul numero dei posteggi in relazione alla categoria attribuita dal Piano Mercati alle strade e agli spazi pubblici.
Restano escluse anche le strutture edilizie (chioschi) così come il commercio itinerante. Per le occupazioni con concessioni pluriennali e per quelle temporanee il canone è determinato in base alla tariffa giornaliera fissata e in relazione alla tipologia di merce messa in vendita.
Il Regolamento prevede riduzioni, fino all'azzeramento della tariffa per gli operatori dei mercati che esercitano la loro attività commerciale in zone cittadine interessate da lavori di pubblica utilità e che impediscono il traffico stradale o pedonale, per un periodo superiore a sei mesi.
Una novità regolamentare è l'applicativo informatico Merc@to che permette il pagamento giornaliero del canone degli operatori che occupano temporaneamente un posteggio del mercato. Infine, il dispositivo elettronico, permette alla Polizia municipale, di gestire l'assegnazione dei posteggi liberi nei mercati e la rilevazione delle assenze e delle presenze.
Prima della votazione l'assessore al Commercio Alberto Sacco ha posto l'accento sul vantaggio per gli operatori di mercato di effettuare il pagamento giornaliero ( e solo in caso di presenza) invece che annualmente. Così come la possibilità di corrisponde re il canone occupazione suolo e Tari.
E' seguito un dibattito in aula:
Fabrizio RICCA (Lega Nord)
Finalmente si arriva al pagamento quotidiano e solo se l'operatore del mercato è presente.
Maria Grazia GRIPPO (PD)
Non è stato spiegato in commissione il perchè dei tanti coefficienti per definire il canone. Questo non è il trattamento migliore che si poteva applicare agli operatori.
Andrea RUSSI (Mov5stelle)
Con questo atto si riduce del 10% della tariffa Tari per gli ambulanti alimentari e 5% tutti gli altri. Si va contro l'abusivismo, e questo è un grande risultato. Seguirà una delibera di Giunta per quei mercati che si trovano in sofferenza.
Francesco TRESSO (Lista civica per Torino)
Ho chiesto all'assessore Sacco se ci sono state interlocuzioni con Anci, che ha prodotto emendamenti. Non mi è stata data risposta. Si è voluto votare subito questa delibera mentre necessitava di ulteriori approfondimenti
Federica SCANDEREBECH (Forza Italia)
Forse si poteva avere uno sgravio maggiore per gli operatori di mercato. Mi preoccupa che Anci si sia espressa in modo diversi.
Raffaele PETRARULO (Lista civica Sicurezza e Libertà)
Rilevo che i pareri delle Circoscrizioni sono scaduti. Si deve affrontare soprattutto il fenomeno dell'abusivismo nelle aree di mercato. A gennaio 2021 fare ulteriori riduzioni.
Antonio FORNARI (Mov5stelle)
Questa delibera faceva parte del nostro programma e l'Amministrazione è riuscita a portarla in aula.
Aldo CURATELLA (Gruppo misto di minoranza – Azione)
Pongo due domande all'assessore. La prima riguarda i 16 criteri per definire il Canone e che non portano semplificazione. Nella seconda domanda chiedo perchè l'assessore non ha portato direttamente la delibera in aula.
L'assessore Sacco ha replicato che i 16 criteri sono attivi da 10 anni e mai nessuno li ha contestati. Ha poi precisato che ha lasciato la delibera in un'altra riunione di commissione perchè i consiglieri avevano chiesto un approfondimento.
(tdn) - Ufficio stampa del Consiglio comunale