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Con il perdurare dell’emergenza sanitaria causata della diffusione del Covid 19 e delle difficoltà economiche e sociali in cui versano le famiglie, questa mattina la Giunta Comunale, su proposta di Antonietta Di Martino, Assessora all’Istruzione e all’Edilizia scolastica, ha approvato misure per il rimborso o l’esenzione dal pagamento delle tariffe dei servizi educativi per l’anno scolastico 2020/2021.
Il provvedimento prevede, in particolare, nei casi di chiusura obbligatoria o precauzionale dei nidi comunali a gestione diretta in appalto o in convenzione il rimborso o l’esenzione totale dal pagamento del servizio e parimenti della quota per la ristorazione scolastica nelle scuole dell’infanzia.
Nelle scuole dell’obbligo, inoltre, la quota annuale fissa del servizio di ristorazione scolastica è ridotta del 15% per tutti. In caso di assenza, qualunque sia la motivazione, oltre all'importo del pasto i genitori non pagheranno anche il costo giornaliero della quota fissa, diversamente dallo scorso anno scolastico in cui tale somma (suddivisa in quattro rate annuali) era sostenuta anche nei casi di mancata fruizione del pasto.
“Con la riduzione per tutte le famiglie della quota fissa annuale del servizio di ristorazione nelle scuole dell’obbligo e l’esenzione e il rimborso delle tariffe dei servizi educativi diamo un contributo ai genitori in difficoltà in un momento in cui l’emergenza sanitaria tocca picchi importanti e tutti siamo chiamati a fare la propria parte per aiutare i molti che sono in situazioni di fragilità - sottolinea Di Martino -. Allo stesso tempo l’Amministrazione Comunale è quotidianamente impegnata a offrire a tutte le bambine e i bambini servizi educativi e formativi di qualità e in sicurezza nonostante il difficile contesto di questi giorni”.
Partendo dalle fasce Isee, di seguito, alcuni esempi di riduzione della quota fissa annuale della ristorazione scolastica:
da 0 a 5mila la quota fissa annuale passa dagli attuali 44 euro a 37 euro;
dai 15mila ai 19mila e 500 euro passa dagli attuali 160 euro a 136 euro;
dai 24mila ai 28mila euro la tariffa passa dai 190 euro attuali ai 162 euro;
dai 28mila euro ai 32mila euro la tariffa passa dai 196 euro attuali ai 167
oltre i 32mila euro la tariffa passa dai 202 euro attuali ai 172
La delibera passerà al vaglio del Consiglio Comunale nelle prossime sedute. (ma.co.)