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Comunicato stampa

SALA ROSSA APPROVA UN ORDINE DEL GIORNO SULLA REFEZIONE SCOLASTICA

Il Consiglio comunale ha approvato, nel tardo pomeriggio, un ordine del giorno presentato dalla capogruppo di Torino in Comune, Eleonora Artesio, riguardante la refezione scolastica come offerta formativa tra domanda individuale e responsabilità collettiva.

Il documento invita le associazioni di rappresentanza degli Enti locali e le Commissioni incaricate di discutere tale materia della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica a inserire nell’agenda politico istituzionale il tema riguardante l’esclusione della mensa scolastica dall'elenco dei servizi pubblici a domanda individuale, con l’obiettivo di consentire nella definizione della finanza pubblica, nell'organizzazione scolastica e nelle fonti e valutazioni giuridiche, la dignità e il riconoscimento alla ristorazione scolastica di servizio essenziale.

Nel suo intervento, Artesio ha ricordato che l’atto, presentato a fine 2019 chiede di introdurre un principio che, per famiglie e insegnanti, è anche articolazione concreta del diritto allo studio e del modo di vivere l’esperienza scolastica nel tempo pieno della scuola dell’obbligo. La ristorazione scolastica deve, cioè, essere considerata momento essenziale e integrato dell’offerta formativa, perché non coincide esclusivamente con il consumo degli alimenti ma è socializzazione ed educazione e quindi non può essere considerata un servizio a domanda che le famiglie possono scegliere o meno.

Per sciogliere definitivamente la questione, anche sul piano formale, Artesio ritiene che si debba estrapolare la refezione scolastica dai servizi pubblici a domanda individuale, con un atto normativo nazionale, che ridefinisca i termini del servizio. Per Enti locali e famiglie sarebbe anche l’occasione di venire sollevati dalla spesa della ristorazione. Se i servizi a domanda individuale inducono e obbligano i singoli ad essere sottoposti a tariffe determinate, territorialmente diverse e temporalmente differenziate, questo atto normativo significherebbe liberare gli Enti locali dall’obbligo di prevedere le compartecipazioni degli utenti.

L’ordine del giorno è stato approvato con 21 voti favorevoli e 2 astenuti.

(ML) Ufficio stampa Consiglio comunale


Pubblicato il 11 Maggio 2020

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