Città di Torino > Ufficio Stampa > Comunicati stampa 2020 > GENNAIO
È stata pubblicata oggi l’ordinanza del Tar che respinge la richiesta di sospensiva cautelare sul ricorso di genitori della scuola Pellico difesi dall’avvocato Giorgio Vecchione contro l’assegnazione di locali della scuola Pellico al CPIA 2.
L’ordinanza motiva la decisione col fatto che il ricorso non sia assistito dal prescritto fumus boni iuris (la richiesta dei ricorrenti non pare fondata) in quanto la previsione di cui all’art. 10 del d.lgs. n. 297/1994 non attribuisce a un singolo consiglio di circolo una competenza generalizzata sulle scelte dell’Amministrazione comunale in materia di edilizia scolastica ma unicamente una coerente competenza per quanto concerne le attrezzature e strutture scolastiche, nei limiti in cui risultano assegnate al singolo istituto; in merito alle procedure di sicurezza il TAR ravvisa una impropria generalizzata competenza di merito non di pertinenza dei ricorrenti (ovvero, non sono di competenza dei genitori della scuola) né la violazione delle norme di sicurezza è competenza del TAR o può essere oggetto di un accordo tra amministrazioni, e difatti non si esprime in tal senso né si può esprimere l’atto impugnato dei due dirigenti scolastici.
“Il CPIA è una scuola pubblica destinata a giovani dai 16 anni e adulti, che ha una funzione importantissima sul diritto allo studio e va accolta con rispetto per il suo valore – spiega l’assessora all’Istruzione, Antonietta Di Martino -. Per il quartiere è una grande risorsa aperta a tutti per offrire gratuitamente competenze utili a favorire l’occupazione, come ad esempio corsi di lingua straniera e il titolo di studio della scuola secondaria di primo grado per chi non ce l’ha”.
(mm)