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Si è svolta questa mattina la cerimonia di intitolazione a Enrico Koelliker del tratto di via compreso fra corso Unione Sovietica e corso Galileo Ferraris, già via Luigi Contratti. Alla cerimonia, iniziata nella sala conferenze dell’Ospedale Koelliker, erano presenti: una rappresentanza della famiglia, la vicepresidente del Consiglio comunale Viviana Ferrero, il presidente della struttura sanitaria Edoardo Massaglia, il consigliere Riccardo Prisco in rappresentanza della Circoscrizione 2.
Nel portare il saluto dell’Amministrazione, Viviana Ferrero ha sottolineato l’importanza di un’intitolazione che ricorda l’aspetto solidaristico di Torino: “Città dei santi sociali, che vive di grandissimi valori, capace di costruire spazi per l’inclusione, l’assistenza e la cura”.
Andrea Koelliker, intervenuto a nome della famiglia, nel tracciare un breve profilo del bisnonno, ne ha ricordato il valore morale che lo spinse a realizzare una struttura ospedaliera dedicata ai più piccoli: “Un nobile esempio che deve essere enfatizzato, in anni sterili di azioni spontanee verso il prossimo, con l’auspicio che diventi fonte d’ispirazione per le generazioni future”. “Il bisnonno Enrico - ha concluso Andrea Koelliker - il giorno dell’inaugurazione vaticinava, per il suo ospedale, la possibilità di durare nei secoli. Ripeto oggi quell’auspicio augurando all’Ospedalino di durare ancora per molti anni”.
“Questa struttura, nata quando ancora non esisteva il sistema sanitario nazionale, è stata un esempio di socialità e vicinanza alle persone in difficoltà. Ancora oggi - ha sottolineato Edoardo Massaglia nel suo saluto - in un periodo in cui stiamo rilanciando l’attività con l’apertura di nuovi reparti e il consolidamento di quelli esistenti, il nostro deve essere considerato un importante contributo alla comunità”.
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Enrico Koelliker, industriale torinese di origini svizzere, è stato il fondatore, dopo la morte di due figli nel 1927, di un presidio medico infantile: l’Ospedalino, struttura finanziata da Koelliker ma realizzata dal Comune di Torino, che venne donata, nel secondo Dopoguerra, all’Istituto Missioni della Consolata, tuttora.
Oggi, l’Ospedale Koelliker può contare su 315 dipendenti, di cui 200 fra personale medico e infermieristico, distribuiti su 23 unità operative che permettono di realizzare quasi 80mila visite specialistiche l’anno, 7mila interventi, 110mila esami di diagnostica.
(ML) Ufficio stampa Consiglio comunale