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La Città di Torino parteciperà al bando del Ministero Infrastrutture e Trasporti “Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del paese” per il triennio 2018-2020, rivolto alle Città e ad altri Enti e destinato alla predisposizione dei Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile) e dei Piani strategici triennali. Approvata oggi dalla Giunta, su proposta dell’assessora Maria Lapietra, la delibera che definisce i contenuti delle proposte.
Essendo, per il Mit, la Città metropolitana l’ente competente per la redazione dei Pums, la Città di Torino ha istituito un tavolo di lavoro con l’ente metropolitano e procederà a una revisione del piano attraverso un approfondimento di alcuni temi strategici che negli ultimi anni, dopo l’approvazione del Pums nel 2011, hanno acquisito importanza a seguito delle trasformazioni avvenute e previste in città e delle condizioni ambientali in cui è collocata.
Inoltre, la richiesta di finanziamento sarà estesa a due opere che sono già previste dal Pums e di cui si vuole procedere alla progettazione: il riutilizzo della galleria e della trincea ferroviaria della linea dismessa Torino/Ceres da stazione Porta Milano (corso Giulio Cesare) a stazione Madonna di Campagna e la navigabilità del Po in ambito urbano, allo scopo di istituire un servizio di navigazione fluviale di linea e turistico.
La richiesta di finanziamento per l’aggiornamento del Pums riguarda l’aggiornamento della banca dati e la costruzione delle fasi di progettazione, consultazione, comunicazione e monitoraggio in riferimento a una serie di studi di fattibilità: risoluzione dei nodi critici della mobilità cittadina; razionalizzazione dei nodi d’ingresso alla città; l’analisi dell’intermobilità studiata su tre livelli: in area metropolitana, in area cittadina e alle porte del centro storico, da approfondire con le previsioni dei grandi insediamenti (Città della salute, Regione, riconversione di Mirafiori, in sinergia con il progetto della linea 2 di metropolitana,…); il riutilizzo delle sedi di trasporto dismesse in relazione allo sviluppo urbanistico e all’ampliamento della mobilità tranviaria; la ridefinizione della progettazione del suolo pubblico sulla base della mitigazione ambientale; ampliamento delle zone 30, delle aree pedonali e della viabilità ciclistica, in sinergia con sharing e altre nuove forme di mobilità; analisi della mobilità studentesca.
Grazie ai fondi concessi dal bando – la richiesta della Città di Torino è complessivamente di circa un milione e 537mila euro - sarà possibile progettare opere per un valore di decine di milioni di euro. Per raggiungere un elevato standard progettuale e condividere le proposte con altri qualificati soggetti, la citta sta interloquendo su questo tema con gli Ordini professionali degli ingegneri e degli architetti.
(mm)