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A partire da sabato 26 ottobre una parte del parco Michelotti sarà riaperta al pubblico. Si tratta dell’ex casa degli Ippopotami, quella posta più a nord, per una superficie complessiva di 3600 metri quadrati. Il parco sarà restituito alla città, alla presenza dell’assessore al Verde pubblico Alberto Unia, sabato prossimo alle ore 15.
Numerosi gli interventi realizzati dai tecnici del servizio Grandi opere del verde, del servizio Gestione verde e di Iren, con la collaborazione di Amiat e il prezioso apporto dei volontari di Torino Spazio Pubblico. Sono state rimosse le infrastrutture utilizzate per attività di intrattenimento e una parte della recinzione; di tutti gli alberi si è controllata la stabilità, con il taglio degli esemplari compromessi e la potatura degli altri; una nuova viabilità interna attraversa il giardino e collega i due ingressi, illuminata da un impianto riqualificato e dotato di lampade a Led e fiancheggiata da panchine e cestini. L’affaccio sul fiume permette ora di avere una visuale più ampia dal parco, con una recinzione più bassa e una siepe potata grazie all’intervento dei volontari, che hanno anche verniciato la recinzione verso corso Casale e ripulito l’area a lavori conclusi. Attorno alla piastra centrale è ora presente una siepe e il prato è stato completamente rifatto.
Tutto questo ha comportato una durata dei lavori di circa un anno e un costo complessivo di 88mila euro; di questi, 18mila sono serviti per l’impianto di illuminazione. Quest’area rappresenta il 12% dell’intero parco, che è di 31mila metri quadrati; con l’area recuperata nell’esta del 2018 (ex Parco Giò, 8400 metri quadrati) ad oggi il 38% del parco è aperto al pubblico.
“La restituzione alla città del parco Michelotti è il risultato di un percorso non breve, non facile ma entusiasmante – spiega l’assessore Alberto Unia - che ha consentito a tutti i cittadini interessati alla sorte dell’ex-zoo di partecipare alle decisioni e di portare idee, suggerimenti, oltre a partecipare attivamente all’opera di riqualificazione. Sono soddisfatto dei risultati finora ottenuti e rilancio, partecipe dell’entusiasmo di tutti coloro che hanno fatto la loro parte: proseguiamo insieme su questa strada per condurre a termine il completo recupero del Michelotti. Questo percorso sarà da esempio per il futuro, e rappresenterà un modello partecipativo d’intervento virtuoso da applicare in contesti simili”.
Intanto, proseguono gli interventi nella restante parte dello spazio verde. In questi giorni i tecnici del Comune e dell’Amiat stanno effettuando lo sgombero delle ex gabbie per poi poter procedere alla bonifica, fase che terminerà nel 2020. Fatto questo, sarà possibile intervenire sull’area verde per concludere il progetto di riqualificazione. È stata inoltre pubblicata una manifestazione d’interesse per il recupero e l’utilizzo del Rettilario finalizzata alla sua riapertura al pubblico.
(mm)