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Proseguire l’azione finalizzata al risanamento dei conti salvaguardando l’offerta generale di servizi in settori chiave per la vita della città, come quelli scolastici e socio-assistenziali, ponendo al contempo le basi per dare corpo - in linea con quanto previsto dal Piano di riequilibrio definito e condiviso con la Corte dei Conti - a quegli interventi necessari per superare l’attuale situazione di squilibrio strutturale tra entrare ordinarie e spese ordinarie.
Queste, in estrema sintesi, le linee guida sulle quali è stato impostato il Bilancio di previsione pluriennale per gli anni 2019, 2020 e 2021, approvato questo pomeriggio dalla Giunta comunale e che nei prossimi giorni passerà al vaglio del Consiglio comunale per il definitivo sì.
La nuova “finanziaria” varata da Palazzo Civico riflette nei contenuti la complessa situazione economica e finanziaria dell’ente, le difficoltà e i limiti d’azione costituiti dall’incidenza sulla parte corrente della percentuale delle spese rigide (in particolare quelle dovute per il personale e per il pagamento delle quote di debito e dei relativi interessi) ma che, al tempo stesso, consente di mostrare diversi elementi che stanno contribuendo a migliorare lo stato delle finanze comunali.
Dato, quest’ultimo, evidenziato dalla progressiva riduzione dell’indebitamento complessivo dell’ente che prosegue con un calo di previsto di 100 milioni l’anno nel prossimo triennio, dall’incremento dell’attività di riscossione e dal miglioramento della gestione di cassa che determinano una riduzione della spesa per le anticipazioni di tesoreria, dai risultati raggiunti in tema di riassetto societario e finanziario delle società GTT e Infra.TO e, ancora, con la copertura mediante entrate correnti del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità e senza l'applicazione di avanzo di amministrazione , con il finanziamento in parte corrente degli enti culturali, con la revisione delle previsioni per le sanzioni da violazione del Codice della Strada distinguendo tra accertamenti di cassa e accertamenti da ingiunzione e con l’utilizzo di oneri per le spese di manutenzione ordinaria nel limite della spesa storica annuale.
Resta inteso che, nonostante i progressi compiuti, per colmare lo squilibrio strutturale (oggi quantificabile in circa 60 milioni di euro) occorre attuare una politica di bilancio (e questo il pluriennale di previsione 2019-20121 va già in questa direzione) che consenta di ridurre le spese per il personale e per la gestione del patrimonio comunale nel suo complesso. Adottando, da questo e nei prossimi esercizi, una serie di misure sull’organizzazione amministrativa e gestionale nel suo insieme, che possono prevedere anche la riduzione di alcuni servizi non istituzionali o, comunque, ritenuti non essenziali per la cittadinanza.
Il bilancio di previsione varato questo pomeriggio dalla Giunta pareggia, per la parte corrente, a un miliardo e 227 milioni di euro. Per quanto riguarda le entrate, 834 milioni di euro sono le tributarie e solo 155 milioni quelle da trasferimenti correnti da Stato, Regione e altri enti pubblici.
Tra le voci di spesa, in calo quella per il personale che risulta di 376 milioni di euro (nel 2018 era di 381,3 milioni), mentre sale la quota destinata al Fondo Crediti Dubbia Esigibilità che passa dai 90 milioni di euro del 2018 ai 94 milioni dell’anno in corso.
Per la parte in conto capitale, vengono destinati agli investimenti 292 milioni di euro, finanziati per 28 milioni di euro con entrate proprie (alienazioni, riduzioni di attività finanziarie), per 23 milioni con l’accensione di nuovi mutui, per 6 milioni con gli introiti da concessione edilizie e, per la restante parte, attraverso contributi da Stato, Regioni, altri soggetti e Fondo Pluriennale Vincolato.