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Questa settimana sono ufficialmente iniziati a Torino i primi test per l'auto a guida autonoma, preliminari alle sperimentazioni su strada pubblica, autorizzati dalla Direzione Generale Motorizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (rilasciata lo scorso 7 maggio la prima autorizzazione in ambito del Decreto Smart Road).
I test sono stati avviati da VisLab S.r.l., controllata da Ambarella Inc. (quotata al Nasdaq), unica finora ad aver ricevuto l’autorizzazione alla sperimentazione.
Grazie al supporto di Lingotto Fiere, importante attore nella strategia di innovazione della città, e al Consorzio Lingotto, che riunisce tutte le realtà insediate sull’area ed è proprietario della pista, l'ovale è stato riportato ai suoi storici albori ospitando il testing, comprensivo di una serie di prove di velocità dell’Auto Autonoma di VisLab che ha toccato i 100km/h.
Il progetto Smart Road Torino, nato a seguito del decreto Smart Road del marzo 2018, vede ad oggi un partenariato di 27 aziende: FCA, GTT, General Motors, Magneti Marelli, Mercedes-Benz consulting, Adient, ItalDesign, CSI SpA, Fev, Bylogix, Mobileye, I-Mobility Garage (Navya distributor), Objective Software, VisLab, Tim, Intel, Openfiber, Swarco Mizar, 5T, SM Optics, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino, Torino Wireless, Istituto Superiore Mario Boella, UnipolSai, Anfia, Unione Industriale, Amma.
Nel corso dell’ultimo anno quattro sono i test già realizzati all’interno del circuito urbano di 35km, e 10 nuovi use cases sono in via di sviluppo.
A sei giorni dal rilascio dell’autorizzazione alla sperimentazione da parte del MIT, Torino ha ospitato dunque la prima settimana di test e ieri, nella giornata di chiusura delle attività, anche il vicepresidente del Consiglio dei ministri, Luigi Di Maio, la sindaca della Città di Torino, Chiara Appendino, e l’assessora all’Innovazione e Smart City, Paola Pisano, hanno provato il mezzo a guida autonoma al Lingotto.
Torino continua la sua crescita nel campo dell’Innovazione, grazie anche alla scelta del MISE di sviluppare sul territorio una delle tre case delle tecnologie emergenti alla quale viene legata questa sperimentazione. Una delle prime grandi azioni di innovazione a supporto del capoluogo piemontese.