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La Giunta Comunale ha approvato questa mattina il protocollo d’intesa per la redazione congiunta con la Città Metropolitana del nuovo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile.
Con la redazione del nuovo P.U.M.S. la Città di Torino mira a una visione di area vasta, dalla forte integrazione con la pianificazione urbanistica, i servizi di trasporto collettivo a scala metropolitana e regionale su ferro, l’utilizzo delle nuove tecnologie e della sharing mobility, puntando altresì sulla mobilità ciclopedonale, la riqualificazione dello spazio urbano e le green infrastructure, la logistica urbana delle merci sostenibile, il tutto all’insegna della partecipazione e della condivisione.
Questo strumento, che seguiva e integrava il Piano Urbano del Traffico del 2001 – era già stato adottato nel 2011. Tra i suoi obiettivi c’era l’inserimento a pieno titolo della mobilità sostenibile nelle strategie generali di pianificazione della città.
Successivamente, nel gennaio 2014, la Commissione Europea ha pubblicato il documento ‘Guidelines. Developing and Implementing a Sustainable Urban Mobility Plan’ che definisce analiticamente le procedure da seguire e gli strumenti da utilizzare, le modalità ed i criteri per le fasi di formazione, redazione ed approvazione della loro formazione.
“Il futuro Piano Urbano della Mobilità Sostenibile – spiega l’assessore alla Mobilità, Maria Lapietra - rappresenterà l'aggiornamento e lo sviluppo di quello del 2011, ne rinnoverà gli obiettivi, le strategie su scala metropolitana, le azioni in relazione ai risultati raggiunti, ai nuovi riferimenti normativi europei e nazionali, alle mutate condizioni del contesto socio-economico locale degli ultimi anni e agli sviluppi registrati nelle reti di trasporto, nei servizi e nelle tecnologie”.
Da monitorare in modo costante per verificare, al termine di ogni biennio, eventuali scostamenti rispetto agli obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica previsti e le relative misure correttive, i Pums, le cui azioni devono mirare alla efficacia ed efficienza del sistema di mobilità e alla sua integrazione con gli assetti e sviluppi urbanistici e territoriali, sono uno strumento di pianificazione strategica con orizzonte medio lungo (10 anni) aggiornato con cadenza almeno quinquennale.
“La definizione delle priorità sul piano – ricorda l’assessora Lapietra - permetterà inoltre alla città di Torino di partecipare a bandi ministeriali per acquisire i fondi necessari alle progettazione e realizzazione delle grandi infrastrutture per la mobilità cittadina, quali la linea 2 della Metropolitana, il nodo ferroviario, la rete tramviaria, per i poli di mobilità per favorire l’interscambio e interventi di moderazione del traffico e la mobilità dolce”.
Il processo di redazione del piano verrà coordinato dalla Città Metropolitana di Torino e successivamente all’acquisizione della V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica) sarà approvato dai comuni facenti parte la Città Metropolitana.