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La Città di Torino ha dato il patrocinio alla manifestazione “Non c’è un pianeta B” promossa dal movimento Fridays For Future. L’appuntamento è per domani mattina alle 9,30 in piazza Arbarello, seguito poi da un corteo che si fermerà in piazza Castello per un sit in. Dal primo monito al mondo sulle conseguenze delle attività umane, lanciato dal Club di Roma a metà degli anni Settanta, lo sfruttamento delle risorse e l’emissione di sostanze inquinanti non si è fermato, anzi ha avuto un andamento crescente. Fridays For Future nasce dalla spontanea reazione delle nuove generazioni ai cambiamenti climatici sull’onda di dissenso e indignazione generata alla COP 24 a Katowice, in Polonia, in seguito alle dichiarazioni di Greta Thunberg, la sedicenne svedese che ha invitato la popolazione a scioperare ogni venerdì contro il cambiamento climatico.
L’appello della giovane manifestante si è diffuso in tutto il mondo e anche a Torino un gruppo di giovani studenti ha iniziato a incontrarsi il venerdì per far sentire la sua voce.
“La Città di Torino condivide gli obiettivi del movimento Fridays for Future. L’umanità può ancora fare qualcosa nei prossimi dieci o dodici anni, prima di arrivare al punto di non ritorno. I ragazzi nati nel nuovo secolo, consapevoli che è in gioco il proprio futuro, portano all’attenzione delle nostre coscienze le responsabilità che toccano ciascuno di noi. Quanto fatto finora non è sufficiente, se vogliamo dare un futuro migliore alle prossime generazioni occorre una svolta verso un nuovo modello economico con in cui la natura e l’uomo vivano in sinergia e in equilibrio”. Lo afferma Alberto Unia, assessore all’Ambiente della Città di Torino.
(mm)