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Il Consiglio comunale ha approvato il Piano di ricognizione periodica delle partecipazioni societarie ai sensi del Testo Unico Società Partecipate.
Il Piano presenta la ricognizione complessiva delle società e fornisce informazioni, tra l’altro, delle attività condotte in ottemperanza del piano straordinario approvato nel settembre 2017.
Il Piano conferma sostanzialmente le decisioni già assunte in precedenza ma prevede il mantenimento della partecipazione in CAAT e Environment Park a condizione che una serie di attività delle società, che garantirebbero il rispetto delle norme della cosiddetta Legge Madia, siano concretamente effettuate grazie a modifiche statutarie orientate al perseguimento dell’interesse generale, principio cui tale legge subordina il mantenimento delle partecipazioni stesse. Nel caso del CAAT si tratterà di funzioni in fatto di sicurezza alimentare.
Stefano Lo Russo - PD: Questa delibera continua a mettere in evidenza quanto già dicemmo nell’ottobre 2017 sul CAAT su Sagat e sugli incubatori. Sul CAAT siamo ancora nella nebbia. Dicemmo anche che era sbagliato vendere quote di Sagat perché si trattava di mantenere un rappresentante della Città nel CdA. Per qualche milione di euro oggi la Città non ha più voce in capitolo con le scelte politiche sull’aeroporto.
Francesco Tresso – Lista Civica per Torino: E’ incoerente quanto fatto con l’aeroporto per una città che aspira a sviluppare il turismo. Sul CAAT vedremo, ad oggi non è dato capire cosa prevedete per quella società. Sugli incubatori: potevano essere occasioni per una città che vuole puntare sull’innovazione e che ha 100.000 universitari. Ci voleva un po’ di coraggio e magari creare forme consortili per favorire la crescita di Start Up.
Assessora all’innovazione, Paola Pisano: Come lei sa, Tresso, all’interno di un incubatore ci vuole un soggetto che possa supportare le aziende nei processi di crescita. Anche il comune di Milano è uscito dagli incubatori per dare spazio a privati che siano in grado di sospingere anche finanziariamente aziende che da idee di azienda possano diventare aziende reali. La nostra presenza in questi anni dentro gli incubatori non ha inciso molto fino ad oggi.
Tresso e Lo Russo hanno replicato a Pisano obbiettando che proprio le difficoltà degli incubatori assegnano una responsabilità di facilitatore all’ente pubblico, invece di autorizzarlo a disimpegnarsi.
Federico Mensio – M5Stelle: Mi domando se tutta questa innovazione fosse stata fatta negli anni precedenti ora staremmo parlando di questo. Invece quando si potevano fare le scelte non sono state fatte il mondo è andato avanti e noi siamo rimasti al palo.
Ufficio stampa del Consiglio comunale (S.L.)