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Dopo una seduta di Commissione Urbanistica a Palazzo civico e un sopralluogo da parte dei Commissari, il Consiglio comunale ha dato il via libera al progetto di riqualificazione dell’area ampia circa 77mila mq. della società immobiliare Regio Parco; si tratta degli ex stabilimenti delle officine Berto-Lamet del gruppo Fiat di strada del Portone, a Mirafiori Sud, alle spalle dell’ex campo rom di corso Tazzoli. La delibera è stata approvata con 22 voti favorevoli e un voto contrario.
Gli edifici industriali, costruiti a partire dalla fine degli anni ’50, sono dismessi e inutilizzati a partire dal 2010.
L’intervento sarà realizzato in deroga al piano regolatore (Legge 106/2011) e prevede la demolizione degli edifici ancora esistenti e la successiva costruzione di sei fabbricati residenziali (per circa 410 abitanti insediabili in circa 14.000 mq), quattro a destinazione commerciale (circa 10.000 mq di vendita), un ristorante, un’area verde di circa 11.000 mq (in manutenzione ai proponenti per circa dieci anni), parcheggi interrati (3.200 mq a raso e circa 14.000 mq in sotterranea) e nuove strade di collegamento al quartiere. Inoltre una pista ciclabile coprirà l’area perimetrale interessata all’intervento. Tutti i fabbricati saranno dotati di coperture sistemate a verde (circa 14.000 mq).
L’investimento previsto da parte dei privati è di oltre 40 milioni di euro. All’amministrazione comunale saranno riconosciuti oneri di urbanizzazione (1.454.600 euro), un contributo di riqualificazione (2.088.000 euro) e uno di costruzione (1.554.700 euro) per un totale di 5.098.100 euro.
Le opere di urbanizzazione ammontano a circa 7.797.300 euro. Le seguenti opere, stimabili in 3.775.800 euro, saranno realizzate dagli investitori a scomputo degli oneri di urbanizzazione: la realizzazione a cura dell’investitore di un tratto lungo circa 240 metri di corso Marche, tra corso Tazzoli e strada del Portone (e la relativa sistemazione a verde); le strade del nuovo insediamento commerciale/residenziale; la realizzazione del parco urbano già citato prospettante gli insediamenti residenziali, oltre a circa 1.740 mq per altre aree verdi.
Un cronoprogramma di massima prevede gli abbattimenti delle parti industriali entro giugno 2019 e la realizzazione della parte commerciale entro la fine del 2021. Per la parte residenziale si ipotizza l’inizio dei lavori nel 2025.
La Sala Rossa ha approvato una mozione di accompagnamento alla delibera sottoscritta dal presidente della Commissione Urbanistica, Damiano Carretto, che invita a sistemare a verde l’area un tempo occupata dall'ex campo rom usando una quota dei proventi derivanti dalla valorizzazione e dagli oneri di urbanizzazione; a favorire la continuità delle aree verdi in un disegno unitario dell’area e la creazione dei nuovi percorsi ciclabili connessi con quelli già esistenti; a valutare l’uso delle aree a parcheggio private, assoggettandole all’uso pubblico.
L’approvazione della delibera è stata preceduta dalla presentazione del provvedimento da parte del vicesindaco, Guido Montanari e dal conseguente dibattito dei Consiglieri.
Il capogruppo del Pd, Stefano Lorusso, ha fortemente criticato la delibera approvata senza una variante al Prg, definendo l’atto come il più grande provvedimento varato con la Legge 106/2011.
Contrario anche il consigliere di minoranza Roberto Rosso (Noi con l’Italia), che ha definito surreale il fatto che i paladini del piccolo commercio oggi portino avanti iniziative in favore di nuovi centri commerciali.
Francesco Tresso (Lista civica per Torino) ha dichiarato di non partecipare al voto definendo incomprensibile il metodo adottato, con l’uso smodato della deroga (L. 106/2011) che finisce per banalizzare i provvedimenti urbanistici.
(r.t.) - Ufficio stampa del Consiglio comunale