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L’Assessora alla cultura, Francesca Paola Leon, ha risposto ad una richiesta di comunicazioni su Luci d’artista del Capogruppo del Partito democratico, Stefano Lo Russo: “Iren collabora all’ideazione e all’allestimento delle opere con il Teatro Regio. L’Amministrazione intende valorizzare le opere che sono di fatto una collezione di arte contemporanea che apre il mese dell’arte nella nostra città ed è riconosciuta a livello internazionale come eccellenza. Intendiamo utilizzare questo patrimonio per valorizzare anche altri luoghi della città, vissuti come periferici, creando opportunità che promuovano e diano nuove possibilità a questi territori.
Il piano di collocazione quest’anno ha previsto una concertazione con i Consigli circoscrizionali e i cittadini attraverso una serie di proposte raccolte e vagliate in sopralluoghi con i tecnici di Iren e Teatro Regio e che ha portato almeno una installazione per circoscrizione. Quest’anno una nuova opera permanente, opera di Piero Gilardi, verrà installata presso il Parco di arte vivente in via Giordano Bruno.
Invece "Planetario", di Carmelo Giammello, non potrà essere installata perché nel corso degli anni sono venuti a mancare i ganci sufficienti. L’opera, in accordo con l’autore, sarà reimpostata, resa più leggera e installata nel ’19 e per quest’anno in via Roma ci saranno luci natalizie e non d’artista.
Stiamo facendo manutenzione a opere che da anni non vengono installate come "Doppio passaggio", di Joseph Kosuth, che sarà posizionata in modo permanente in piazza Vittorio dopo essere stata in passato ai Murazzi.
"Palle di neve" di Enrica Borghi è in restauro, stessa cosa per l’opera "Concerto di parole" di Mario Molinari che quest’anno è comunque installata.
Nell’insieme aumenteranno dunque le luci in centro città.
L’inaugurazione di Luci d’artista avverrà con l’accensione di "My Noon", nel cortile della scuola elementare Collodi di corso Croce 26, nella Circoscrizione 8 che conclude un percorso laboratoriale ed un workshop con i ragazzi. L’artista sarà presente all’inaugurazione mentre ragazzi e famiglie potranno fare un tour con l’autobus turistico per vedere il contesto in cui l’opera è inserita.Sono previste iniziative anche nelle circoscrizioni 7, 2 e 6.
L’Amministrazione rinnoverà il marchio Luci d’artista, in scadenza, per altri 10 anni.
Stefano Lo Russo – Pd: Richiamo l’attenzione su una cosa da lei detta: questa è un’esposizione di arte contemporanea. Nella prima edizione di Luci, del 1998, c’era l’idea di portare le luci anche nelle periferie. Ma questa idea fu corretta perché lo scopo era rendere il centro della città un museo visitabile senza soluzione di continuità. Gli abitanti delle periferie hanno altre esigenze: erba tagliata, strade riparate e, in fatto culturale e sociale, hanno l’esigenza del coinvolgimento delle realtà che localmente lavorano su quei territori.
La logica di Luci d’artista invece era invece accostare, a fini culturali e turistici, la nostra architettura barocca con queste opere. Non so quanti turisti andranno alle Vallette in piazza Montale dove, sbagliando, avete anche quest’anno mandato un’opera.
Le decine di progetti finanziati nel quadro di AXTO potevano essere il punto di partenza per ribaltare un paradigma. Ci aspetteremmo da voi un disegno culturale, mentre mandare queste opere in periferia non è il modo di fare partecipare i cittadini.
Viviana Ferrero – M5 stelle: Luci d'artista erano state pensate con misure fisse, per il centro, ma noi abbiamo un'idea di città policentrica. Vogliamo portare avanti le richieste pervenute dalle periferie. Per il Planetario che era in via Roma si potrebbe pensare a una soluzione di compromesso. Occorre coinvolgere gli artisti per ripensare il posizionamento delle opere. Dobbiamo declinare la cultura in modo democratico, per dare luce alle zone che sono in ombra.
Ufficio stampa del Consiglio comunale (S.L.)