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Torino sarà la prima città italiana a consentire la realizzazione in un proprio cimitero di una cappella dedicata al culto dei fedeli di religione ortodossa romena. Si tratterà di un piccolo edificio progettato secondo tradizione, grazie a un percorso di condivisione tra Città di Torino e Parrocchia Ortodossa Romena, che ne sosterrà i costi, finalmente giunto al passo decisivo: l’avvio del cantiere entro quest’anno. La Giunta comunale ha approvato il progetto in linea tecnica.
La cappella sorgerà al Cimitero Parco, nell’area già concessa alla Parrocchia ortodossa romena nel luglio 2013; sarà di forma ottagonale, con una superficie di 60 metri quadrati fuori terra e l’altezza di 6,40 metri. Le scelte architettoniche – il progetto è stato redatto in stretta collaborazione con uno studio di architettura della Romania – sono state dettate dalle esigenze di culto peculiari alla confessione ortodossa: la tradizione delle cappelle cimiteriali risale alle catacombe e alla visione della chiesa quale luogo di preghiera reciproca tra vivi e morti.
L’esterno è in mattoni e l’interno riporta alcune nicchie intonacate che ospiteranno affreschi. La cupola è dominata dalla figura del Cristo Pantocratore, sospesa alla volta. Sempre secondo tradizione, l’altare è rivolto a est, verso il sole. Il piano inferiore ospita la cripta (più ampia, 117 mq) per la tumulazione dei sacerdoti, dei loro coniugi e di personaggi di chiara fama, rappresentativi della comunità: sei sepolture a terra, 48 loculi e 96 cellette.
Il terreno su cui sorgerà la cappella è ricompreso nell'area già concessa alla comunità per ospitare sepolture ad inumazione secondo le proprie sensibilità e prescrizioni religiose, assegnato nel maggio 2013 dalla Giunta comunale, di estensione pari a 7311 metri quadrati collocati nell’area sud-ovest del Cimitero Parco. I lavori di "urbanizzazione" di parte dei campi, sostenuti sempre dai contributi della comunità, si sono conclusi a gennaio del 2017 e due mesi dopo è avvenuta la prima sepoltura.
Concessionaria dell'area e referente del progetto è appunto la Parrocchia ortodossa romena “Santa Croce” di piazza Carlo Emanuele a Torino, che ha coordinato nel tempo tutte le fasi progettuali e la relazione con gli uffici comunali e con la commissione per la qualità delle opere cimiteriali.
“La conclusione di questo percorso è motivo di orgoglio per la nostra Amministrazione, prima in Italia ad aver realizzato in un proprio cimitero uno spazio riservato a una confessione professata da una consistente parte della cittadinanza”, afferma l’assessore ai Diritti e all’Integrazione, Marco Giusta.
“La comunità romena a Torino è la più numerosa tra le comunità immigrate e conta 52mila persone, 100mila nella Città metropolitana. Sono una parte consistente e operosa nella nostra città e quanto abbiamo finalmente portato a termine – conclude Giusta - è l’attuazione di un diritto e di una esigenza di civiltà: dare a tutti e a tutte l’opportunità di vivere secondo il proprio sistema di valori deve essere una priorità per un’Amministrazione attenta e sensibile”.
(mm)