Città di Torino > Ufficio Stampa > Comunicati stampa 2018 > LUGLIO
Il Consiglio comunale ha oggi approvato con 22 voti a favore, 1 contrario e 8 astenuti la delibera proposta della maggioranza consigliare (prima firmataria Valentina Sganga), per la candidatura della Città di Torino alle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali del 2026.
L’atto definisce il quadro all’interno del quale Torino avanza la sua candidatura come sede olimpica e paralimpica. Il testo votato oggi in aula ha recepito due emendamenti presentati dalla sindaca Chiara Appendino, relativi alla richiesta di un’analisi costi benefici da parte del Governo nazionale (o di un ente terzo designato dallo stesso) e alla limitazione delle sinergie alle sole località dell’area metropolitana torinese. Sono stati respinti emendamenti dell’opposizione che andavano nel senso opposto.
Il Consiglio ha nella medesima seduta respinto l’ordine del giorno di minoranza presentato da Partito Democratico, Lega, Moderati, Forza Italia, Lista civica per Torino (primo firmatario Stefano Lo Russo) sul medesimo oggetto. Entrambi i provvedimenti erano già stati illustrati e discusso nel corso della seduta di Consiglio del 16 luglio scorso (vedi il comunicato stampa www.comune.torino.it/ucstampa/comunicati/article_580.shtml)
La deliberazione è stata approvata con i voti del M5S e di Noi per l’Italia. Il voto contrario è stato espresso dal Gruppo misto - Uscita di Sicurezza, mentre PD, Lista Civica per Torino, Lista Civica Morano e Moderati si sono astenuti. Torino in Comune non ha partecipato al voto. I rappresentanti di Forza Italia e Lega, assenti dalla seduta odierna, hanno comunicato con una lettera alla sindaca il loro appoggio alla deliberazione.
Le votazioni sono state precedute dalle dichiarazioni di voto dei capigruppo:
Alberto Morano – Lista Civica Morano
Le Olimpiadi avrebbero una ricaduta positiva su Torino e le sue Valli il cui punto di forza è l’avere già ospitato l’edizione del 2006 e poter così generare risparmi. Fatto surreale, Appendino ha però bisogno di chiedere voti alla minoranza, mentre sei suoi Consiglieri chiedono una commissione d’inchiesta su quell’edizione (prezzo politico che lei è obbligata a pagare al suo gruppo), trasformando quel precedente in un punto debole della candidatura. Per serietà non posso votare per una delibera sbagliata anche nel metodo, che rende debole la candidatura della Città.
Roberto Rosso – Noi con l’Italia
E’ importante il lavoro della maggioranza per le Olimpiadi ed è importante per la città. Voterò favorevolmente alla delibera e spero che il PD quantomeno si astenga nel voto.
Ringrazio i consiglieri del Movimento5stelle e mi auguro che compiano lo stesso atto per la Tav, e così come l’intervento diretto per la candidatura di Torino del vice presidente del Consiglio Di Maio, faccia lo stesso per la Tav.
Deborah Montalbano (Uscita di Sicurezza)
Con questa delibera si può vedere il vero volto del Movimento Cinque Stelle. Una maggioranza che si dichiara favorevole all’organizzazione delle Olimpiadi nel 2026. E si arriva, oggi, a questo voto, senza un reale dibattito ed alcuna condivisione con i cittadini, favorevoli o contrari all’evento. Possiamo così prendere atto che una forza politica che voleva rompere il sistema Torino, non solo non lo ha fatto ma, anzi, sta rendendo quel sistema più forte di prima. La politica e la democrazia non sono una rappresentazione teatrale e le regioni del no, che nessuno qui dentro ha interesse ad ascoltare rappresentano la possibilità per rompere con vecchi schemi e permettere la progettazione di modelli di sviluppo diversi, con un utilizzo diverso delle risorse pubbliche, per garantire risposte precise alle necessità dei torinesi. La risposta ai bisogni primari dei cittadini non può essere un nuovo debito e l’utilizzo di risorse pubbliche per un evento che di sportivo non ha più nulla. Casa, riduzione delle mense scolastiche, qualità dei trasporti pubblici, cura del verde, progetti d’integrazione sono le priorità che questa amministrazione dovrebbe soddisfare.
Silvio Magliano (Moderati)
Avremmo voluto un iter diverso per questa delibera. In Città Metropolitana ci fu un atto condiviso, frutto del dialogo con tutte le forze politiche. Invece solo ieri sera, con un whatsapp, la Sindaca convocava i capigruppo in Comune per cercare una mediazione perché il gruppo M5S non era compatto. E pensare che la mozione che propone una Commissione d’indagine sulle Olimpiadi 2006 non c’entri con il voto di oggi non è corretto: è un pugno allo stomaco a chi voleva cercare una mediazione. In passato abbiamo istituito Commissioni d’indagine solo per fatti di rilevanza penale (Csea, cimiteri, piazza San Carlo)! Sindaca, faccia ritirare quell’atto e voteremo a favore della delibera, componendo la frattura creata da M5S. È un oltraggio alla storia della nostra città e se oggi parliamo di Olimpiadi 2026 è perché abbiamo fatto quelle del 2006. Mi asterrò se non voterà quell’atto. Torino e le nostre valli hanno bisogno delle Olimpiadi. La Città ha bisogno dei 5 cerchi e non delle 5 stelle.
Stefano Lo Russo (PD):
Siamo oggi al termine di una penosa vicenda politica per la Città. Le responsabilità del sindaco Appendino sono evidenti, avendo aggirando di fatto la vicenda presentando una delibera non credibile per non urtare la propria maggioranza. E si arriva a votare un atto certificante la assoluta incompatibilità con la candidatura olimpica della Città.
Ed esprimiamo un profondo rammarico a questo suicidio politico. La delibera mandata oggi al voto dell’Aula viola due delle tredici condizioni poste dal Coni (la quattro e la dodici) per recepire la candidatura di Torino.
Sindaca, la sua maggioranza fornisce un alibi gigantesco al Coni per respingere la proposta.
E poi ricordo che sei consiglieri di maggioranza propongono una vergognosa Commissione d’inchiesta sulle Olimpiadi del 2006; sembra quasi si sia lavorato per non fare questi Giochi olimpici in Città.
E nonostante la netta contrarietà all’atto al voto oggi, per dare un segnale positivo, il nostro gruppo non voterà contro, e si asterrà.
Eleonora Artesio – Torino in Comune
Speravo che si aprisse un dibattito in Città sulle Olimpiadi, come ritorno al futuro o occasione per generare un’altra volta benessere, oppure come male assoluto, tutte opinioni presenti. Non prevedevo un aiuto esterno da altre formazioni politiche e questo durante tutta la costruzione della candidatura e fino al voto di oggi. La maggioranza 5 stelle e la giunta portano una delibera con voto non unanime ma sufficiente del proprio gruppo consiliare mentre sarà rifiutato l’aiuto dagli altri gruppi politici. Qualcuno domani potrebbe dire che il Coni non ha accolto la candidatura perché mal fatta. Ma vi pare possibile che il Coni bocci la candidatura perché si sente offeso? Da non tifosa delle Olimpiadi non parteciperò al voto, augurandomi che il dossier abbia le caratteristiche idonee ad assegnare la candidatura alla Città e poi si avvii un dibattito cittadino.
Francesco Tresso – Lista civica per Torino
Non credo che il Coni non valuti la questione dell’adesione a questa deliberà né a come è stata scritta. Il Coni però valuterà l’aspetto politico che in questo momento non è coeso, basti vedere a quanto è accaduto a Roma. Il lavoro per la candidatura avrebbe dovuto essere condiviso maggiormente. Ho sempre creduto che per lo sviluppo del territorio questo sarebbe successo. Per votarla abbiamo chiesto di modificare la mozione sulla Commissione di indagine sulle Olimpiadi del 2006, diventare un approfondimento di quanto fatto a 12 anni di distanza. Non c’è stata parola su questo e nemmeno unitarietà, quindi mi asterrò.
Valentina Sganga (M5S)
Credo che il messaggio debba essere chiaro, chi non vota questa delibera, per ragioni esclusivamente politiche, lo fa per affossare la candidatura di Torino. Abbiamo passato mesi a sentirci dire che eravamo noi a non volerla, il paradosso ultimo e che non voterà questa delibera proprio chi diceva di sostenere la candidatura. Siamo orgogliosi del lavoro svolto e del contributo dato mentre voi siete in un angolo e non sapete come giustificare il vostro mancato voto alla delibera e state cercando scuse per continuare, male, una battaglia squisitamente politica. E’ una scusa tirare in ballo il sostegno incondizionato, Milano non lo ha fatto. La questione riguardante la mozione presentata dal consigliere Carretto è un’altra scusa. Quando fra qualche anno vi chiederanno perché non avete sostenuto questa delibera cosa risponderete? Che non avete creduto in questa città e nelle risorse di questo territorio per colpa della mozione del consigliere Carretto? Per noi la priorità non è mai stata la battaglia politica e non lo sarà mai. In questi mesi abbiamo profuso il nostro massimo impegno per una candidatura olimpica la migliore possibile per la città, per le sue valli, il Piemonte e l’Italia intera. Le discussioni fatte in quest’aula, il dossier e la delibera odierna ne sono la prova inoppugnabile. Voi invece state rappresentando l’ennesima giravolta per giustificare il mancato supporto a questo impegno. Noi abbiamo messo nero su bianco i nostri valori fatti di numeri, prospettive, progetti, pianificazione, visione del territorio. Qual è, invece, il vostro merito? Ma qualche risposta dovrete darla ai cittadini. Per spiegare come, dopo due anni in cui non siete riusciti a scalfire la credibilità di questa maggioranza e della Giunta, vi aggrappate al tema delle Olimpiadi per provare ad ottenere un minimo risultato nel vostro unico intento: racimolare un minimo di visibilità. Noi crediamo in questo progetto e nel lavoro svolto per il bene delle future generazioni. Se voi voterete no dovrete assumervi le vostre responsabilità.
Sindaca Chiara Appendino
Credo nel lavoro fatto per questa candidatura. Ogni metodo è perfettibile, lo dico a tutti i gruppi compreso il nostro. Ma alla fine di un percorso oggi proponiamo una delibera nella quale crediamo; vogliamo le Olimpiadi e abbiamo il coraggio anche di dire ‘no’ a Milano.
Oggi conta soltanto il voto, non ci sono più scuse. Al Coni andrà la delibera votata oggi, tutto il resto non ha valore.
Ringrazio le minoranze che appoggiano la delibera, i consiglieri Ricca, Napoli e Rosso, e tutta la mia maggioranza. E sono orgogliosa del lavoro svolto.
E mi dispiace che non tutte le minoranze abbiano colto lo sforzo fatto; abbiamo accolto le richieste del Coni con il nostro modello e le nostre potenzialità coinvolgendo tutti gli attori del territorio.
E dunque mi appello ancora una volta alle minoranze di appoggiare compattamente il nostro dossier. Oggi conta soltanto questo.
(Ufficio stampa del Consiglio comunale)