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Il Consiglio comunale ha approvato con 22 voti favorevoli e quattro astensioni una mozione presentata da Federico Mensio e sottoscritta da un folto gruppo di Consiglieri di maggioranza, relativa ad indirizzi per il miglioramento del servizio di ristorazione scolastica.
La mozione prende le mosse dalle criticità emerse soprattutto in ordine al crescente numero di famiglie che rinuncia al servizio e ad altri fattori come il suo costo e il non generale gradimento della qualità del cibo.
A fronte di una nuova gara d’appalto già espletata e di possibili rimodulazioni tariffarie allo studio, l’atto impegna la Sindaca e la Giunta ad affiancare al sistema attuale di controllo l’azione di un soggetto terzo volto alla verifica del gradimento sia con una rilevazione diretta, sia con la somministrazione di questionari anonimi.
In ordine ai costi si propone la rimodulazione delle fasce Isee a base delle tariffe, in particolare per le scuole primarie e la fascia più alta.
Si richiede anche la creazione di scambi di informazioni a tutti i livelli del servizio e tra questi e la città, ed un tavolo permanente con tutti i soggetti deputati al controllo, associazioni di categoria dei settori agricoltura, filiere biologiche, ristorazione. In collaborazione con le Università questi soggetti potranno essere anche impegnati in corsi di formazione sui temi dell’alimentazione, per docenti, famiglie e studenti.
In relazione alle verifiche se ne richiede la pubblicazione ad uso di tutti i cittadini, comprese le eventuali sanzioni comminate alle ditte.
La mozione invita anche a verificare la possibilità di recuperare i cibi già preparati e inutilizzati e a indicare per ogni piatto o ingrediente la provenienza del prodotto e l’eventuale carattere biologico e surgelamento.
Viene inoltre proposta la somministrazione di frutta e dolci in menù, invece che a pranzo a metà mattina.
Un emendamento della Consigliera Ferrero prevede che vengano coinvolte bambine e bambini in percorsi di percezione del gradimento del cibo, volto alla comprensione della qualità e del valore dello stesso.
La discussione della mozione è stata svolta congiuntamente con quella di una delibera presentata dalla Consigliera Artesio, non approvata al momento del voto, che prevede una rimodulazione al ribasso delle tariffe del servizio.
IL DIBATTITO
Eleonora Artesio (Torino in Comune: Apprendo che la mia deliberazione non è accompagnata dal parere di regolarità contabile perché una diversa articolazione tariffaria si sarebbe dovuta proporre in sede di delibera generale sulle tariffe dei servizi pubblici a domanda individuale. Lo avevo già previsto ma mi era stato assicurato che sarebbe stato possibile farlo anche in questa sede. Credo che ciò sia incommentabile, non voglio pensare alla buona o alla mala fede ma la cosa resta inqualificabile. La sostanza è che fino all’anno scolastico 2019-2020 non si potrà intervenire.
Sergio Rolando (Assessore a bilancio): io ricordo il parere tecnico contabile che diceva che le tariffe dei servizi a domanda individuale devono essere approvate entro i termini di legge e dunque entro il 31 marzo 2018 e quindi le variazioni sono incompatibili con il quadro di bilancio approvato.
Enzo Lavolta (PD): Per rispetto delle famiglie e di chi ha lavorato per cercare di rimodulare le tariffe per il prossimo anno scolastico, credo sarebbe utile sospendere il Consiglio Comunale. Le risposte tecniche dateci oggi dalla Giunta mortificano la politica e rinviano ancora una volta la questione. Siamo stati presi in giro: le tariffe non verranno ridotte l’anno prossimo! Smettiamo almeno di fare falsa retorica!
Federico Mensio (M5S): Siamo d’accordo nel rivedere le tariffe e abbiamo piena fiducia nell’assessore Rolando. Ci spiace però costatare che il mandato politico non sia stato pienamente rispettato. Rimaniamo comunque fermamente convinti che il sistema tariffario della ristorazione scolastica vado rivisto e il servizio rilanciato.
Federica Patti (assessora all’istruzione): Io credo che non si sia perso tempo anche se mi dispiace che in questo momento non si possono abbassare le tariffe. Capiremo se ci sono i margini per agire sull’anno scolastico 18/19.
Ufficio stampa del Consiglio comunale (S.L.)