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Ai sensi dell’articolo 50 del Regolamento del Consiglio comunale, l’assessora all’istruzione, Federica Patti, ha dato comunicazioni al Consiglio comunale in ordine alla verifica di una mozione del 2016, approvata nel febbraio del 2017 (primo firmatario Enzo Lavolta).
Enzo Lavolta – PD: ha chiesto all’assessora di spiegare che cosa è stato fatto. “La mia mozione era del 2016 e fu allora che il Consiglio affrontò per la prima volta questo tema.
Si segnalavano tre problemi da affrontare: ci sono genitori che stanno rinunciando alla refezione, ci sono riduzioni di orario dei lavoratori, bisogna riflettere sulla riformulazione delle tariffe”. “Credetti che la sottoscrizione da parete di Consiglieri della maggioranza desse forza a quell’atto – ha proseguito Lavolta - ma dopo un anno e mezzo non l’avete verificata. E questa mattina l’assessora ci dice: possiamo lavorare sulla riduzione delle tariffe, io ho tre ipotesi”. Ma alla fine aggiunge “però tutto ciò costa 4 MIO e io non so dove prenderli”.
“E allora si metta seriamente al lavoro e ci dimostri, ha concluso Lavolta, che lei è orgogliosa di questo servizio, lo difende e da settembre lo rilancerà”.
Assessora Federica Patti: Io sono orgogliosa di questo servizio, ma se lo foste stati anche voi non avreste fatto il borsellino elettronico, non ci sarebbe stata una sentenza e migliaia di rinunce al servizio.
C’è stata una frattura molto forte nel 2012 e 2013 e in questo anno e mezzo ho dovuto ricostruire la relazione con l’utenza attraverso l’ascolto di tutte le commissioni-mensa e procedere alla loro riforma con l’introduzione di un livello territoriale.
Abbiamo sperimentato uno strumento on line per la rilevazione del gradimento che funzionerà da settembre in tutte le scuole. Inoltre abbiamo fatto un progetto pilota nell’appalto, siamo intervenuti sui menù, coadiuvati dall’associazione cuochi e da altre realtà, abbiamo fatto una presentazione pubblica dei dati di gradimento rilevati, abbiamo elaborato un progetto di educazione alimentare destinato agli insegnanti della scuola primaria assieme a Ufficio scolastico regionale, Asl, Camera di commercio, istituto zooprofilattico, e abbiamo avuto collaborazioni con Slow Food.
In ordine alla delibera proposta dalla Consigliera Artesio e alla Mozione del Consigliere Mensio, sono stata io a impegnarmi a formulare delle proposte e, nel segno del percorso condiviso richiesto, ho condiviso con voi tre ipotesi di riduzione tariffaria.
Sui tre punti della sua mozione, Consigliere Lavolta: ho illustrato le attività svolte, ho proposto tre scenari di revisione tariffaria e, anche in ordine al terzo punto della sua mozione, la condivisione, abbiamo partecipato insieme alla medesima riunione con i sindacati in fase di progettazione del nuovo bando.
Il dibattito:
Eleonora Artesio (Torino in Comune): La mozione votata dal Consiglio nasce da tre preoccupazioni: il momento della mensa è parte dell’offerta formativa; il consumo del pasto da casa produce disuguaglianze anche dovute alle differenti situazioni socio-economiche; la riduzione della partecipazione alla refezione scolastica comporta una riduzione di lavoro in termini di orario e organico. Anche le fasce intermedie si sono lamentate del costo del pasto: è troppo elevato il costo della partecipazione a carico delle famiglie. Si chiede una compartecipazione fino all’88% del costo! È necessario mettere mano alle tariffe, in particolare per quanto riguarda i costi di gestione (costi indiretti). Mi auguro il Consiglio possa intervenire velocemente, in tempo per l’anno scolastico 2018/2019.
Enzo Lavolta (PD): Non era mai successo che una mozione approvata non venisse verificata per un anno e mezzo! E ora l’assessora Patti vuole prendere altro tempo! C’è un’ipotesi che prevede un impegno di spesa di 4 milioni di euro, ma pare che la somma non sia disponibile… Il Consiglio Comunale è pronto a dare una mano: per favore, assessora, ci dimostri però che ha voglia di lavorare nell’ottica auspicata dal Consiglio Comunale.
Federico Mensio (M5S): La mozione è stata condivisa dal Gruppo 5 Stelle e sono in difficoltà nel constatare che non è stata ancora verificata. Siamo disponibili a mandare avanti questo atto e l’altra mozione che mi vede come primo firmatario, con l’obiettivo di rimettere al centro la ristorazione scolastica nel suo complesso, non solo dal punto di vista tariffario, ma anche della qualità.
Ufficio stampa del Consiglio comunale (S.L.)