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Avvicinare le bambine e i bambini al mondo della paleontologia è l’intento dell’esposizione temporanea “Cretaceo kids”, che sarà inaugurata domani, giovedì 17 maggio alle 9, alla presenza dell’assessora all’Istruzione Federica Patti, nel Centro di Documentazione pedagogica in corso Francia 285.
La rassegna, che sarà aperta al pubblico sabato 19 maggio dalle 10 alle 13, è una derivazione dalla mostra “Cretaceo. Scienza e Arte si confrontano” realizzata dagli studenti della classe 5b del liceo artistico statale Renato Cottini di Torino, in collaborazione con l’associazione Anteo sezione Piemonte-Lombardia, nell’ambito di un progetto di alternanza scuola-lavoro.
I ragazzi hanno sperimentato un approccio innovativo che coniuga gli aspetti scientifici della ricerca a quelli artistici, valorizzando, nel contempo, la trasmissione dei saperi tra adolescenti e bambini.
I giovani curatori della mostra proporranno alle scuole dell’infanzia e alle classi del primo ciclo delle scuola primaria la visita guidata e un laboratorio, che si potranno effettuare nei giorni: giovedì 17, venerdì 18, lunedì 21, martedì 22 e giovedì 24 maggio a partire dalle ore 10. Per la visita e il laboratorio, entrambi gratuiti, è però richiesta la prenotazione.
"Ringrazio il liceo Cottini e in particolare studenti e studentesse per aver messo a disposizione il frutto del loro lavoro, che crea l'occasione per avvicinare i più piccoli al mondo dell'arte e della scienza tramite la relazione educativa con i loro 'fratelli maggiori’” sottolinea Patti.
La mostra popone fossili autentici e repliche in un itinerario che farà ripercorrere ai visitatori l’ultimo periodo del Mesozoico, il Cretaceo, caratterizzato dalla massima diffusione e diversificazione dei grandi rettili, tra cui i dinosauri, che dominarono la Terra fino a 65 milioni di anni fa.
Il pubblico sarà accolto da una silhouette in legno di un sauropode lunga 3 metri, ma l’indiscusso protagonista della mostra è la fedele riproduzione di “Ciro” (Scipionyx samniticus), il piccolo dinosauro scoperto in Campania nel 1980, dall'inestimabile valore scientifico.
Di alcuni dinosauri sono riprodotti fossili a dimensioni reali: il teschio di Parasaurolophus con la sua caratteristica e misteriosa cresta, un corno di un Triceratops, artigli e denti dei carnivori più feroci, i Velociraptor, Spinosaurus e Tyrannosaurus rex. Non meno importanti sono le riproduzioni dei reperti giganteschi di rettili marini (Mosasaurus) e volanti (Pterodactilus).
Un filmato racconta il lavoro di oltre un anno svolto della classe (sezione Arti figurative) per creare e allestire la mostra, in cui scienza ed arte si confrontano. (ma.co.)