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E’ stato siglato questa mattina il contratto tra il Circolo dei lettori e GL Events per l’organizzazione del 31° Salone del Libro, in programma il prossimo mese di maggio. Ad annunciarlo, in Sala Rossa questo pomeriggio, la sindaca Chiara Appendino rispondendo ad una richiesta di comunicazioni avanzata dal consigliere Stefano Lo Russo, proprio in merito allo stato delle trattative con il gestore dello spazio fieristico.
“Da diversi giorni, ha sottolineato Appendino, era in discussione la formulazione del testo del contratto tra Gl e il Circolo dei Lettori. Accertata l’impossibilità da parte della Città di reperire una sede alternativa, GL Events, ha spiegato la sindaca, ha accolto la richiesta di riduzione del canone di affitto ma, nello stesso tempo, ha chiesto di rivedere la propria gestione fiscale di debito verso la Città per un milione 600 mila euro.
“C’è la fermezza particolare per quanto riguarda la gestione del debito” ha spiegato Appendino spiegando come ci sia una netta autonomia di profili: da un lato la firma del contratto per l’affitto (di natura civilistica dove le parti contrattuali sono Gl Events e Circolo dei Lettori) e dall’altro la posizione debitoria (di carattere tributario) di GL Events nei confronti della Città che ha interesse che la società francese rientri nella regolarità dei pagamenti di quanto dovuto, nelle forme disciplinate dalla legge, di Imu e Tasi.
Il testo del contratto, ha evidenziato, presenta formulazioni che non costituiscono elementi condizionali in grado di incidere in modo sproporzionato ma si limitano a prendere atto della volontà di GL Events di ottenere nei tempi fissati della normativa fiscale un riesame delle sue posizioni.
“La situazione non era semplice”, ha concluso Appendino. La liquidazione della Fondazione, alla luce di una scelta inevitabile, ha reso difficoltosa l’organizzazione di questa edizione, ma questo è stato un passaggio fondamentale per poter dare certezza e creare un nuovo modello organizzativo del Salone che permetta di non trovarsi sempre in condizioni di emergenza. Questa è l’edizione più difficile perché avviene in una fase di transizione ma in prospettiva si potrà procedere con un soggetto che abbia certezze e garanzie per poter lavorare sulla parte culturale e non più sulla parte finanziaria dal punto di vista emergenziale”.
Stefano Lo Russo (PD): Esprimiamo viva soddisfazione per la stipula del contratto di affitto, che consentirà di realizzare l’edizione 2018 del Salone del Libro. La crisi del Salone è però nota da quasi un anno e noi avevamo già posto a dicembre il tema della negoziazione con GL Events: comunque, meglio tardi che mai!
Rimane però il problema dei dipendenti che non stanno ricevendo stipendio – e lavoreranno però comunque per la XXXI edizione della fiera – e del mancato pagamento dei fornitori. Ho inoltre presentato una richiesta di accesso agli atti per capire il reale stato dei conti del Salone: voglio capire se ci sono stati davvero risparmi economici come sbandierato dalla Sindaca.
Massimo Giovara (M5S): Ringrazio Sindaca, l’assessora Leon, gli uffici e tutto il Comune di Torino per questo straordinario risultato di un Salone del Libro che, dopo il successo dell’anno scorso, si sta avviando verso una strada sicura pur avendolo trovato in condizioni disastrose. Purtroppo questo percorso implica il confronto con una minoranza che cerca di addossarci responsabilità che non abbiamo.
Sindaca, replica: Non si decide di liquidare un ente senza presupposti seri, se si decide di liquidarlo è perché non ci sono le condizioni di continuità. Quando si lavora per un evento come questo, si lavora per ottenere un valore aggiunto a tutto il territorio. Non si farà questa edizione del Salone del Libro per fortuna, non si è firmato un contratto per fortuna. Si è firmato un contratto perché si è lavorato bene, e voglio ringraziare tutti coloro che hanno permesso di ottenere questo risultato, nonostante le difficili condizioni. In particolare i dipendenti della fondazione, perché credono in questa progettualità. Persone che con grande dedizione, ventiquattr’ore su ventiquattro, si sono impegnate per ottenere questo risultato. A noi istituzioni la responsabilità di dare continuità e quindi immaginare e costruire il nuovo soggetto che dovrà organizzare in modo non emergenziale il Salone. Quando poi la quinta commissione vorrà discutere di quale futuro vogliamo dare al Salone e quale soggetto giuridico vogliamo costituire, noi siamo pronti a spiegarlo.
Ufficio stampa Consiglio comunale