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Far sì che ogni cittadina e cittadino disabile possa esercitare i propri diritti, eliminando ogni ostacolo che possa costituirne una limitazione. Partendo dalla Convenzione Onu del 2006, la delibera "guarda alla disabilità stessa come un concetto in evoluzione e riconoscono che la condizione di diseguaglianza sia configurabile non tanto nella persona in quanto ‘disabile’, ma sia invece il risultato dell’interazione tra la persona e le barriere ambientali, attitudinali e culturali, che ne impediscono la piena ed efficace partecipazione nella società su una base di parità con le altre persone". Un impegno a creare le condizioni affinché vengano rimosse quelle barriere fisiche, sensoriali e culturali che, a tutt’oggi, impediscono ancora a molte persone con disabilità di accedere e fruire pienamente di quanto offre la città in termini di servizi pubblici e privati o di altre attività. Generando, in questo modo e di fatto, condizioni di disparità tra cittadini, disuguaglianze che non possono più essere accettate e devono essere rimosse e superate.
È il lavoro che Palazzo Civico ha deciso di affidare al “Disability manager della Città di Torino”, da effettuare insieme ai servizi di alcuni assessorati che si occupano di Politiche sociali, di Mobilità e di Diritti e, al contempo, attraverso il confronto continuo con le associazioni che rappresentano le persone diversamente abili. Un’attività finalizzata ad assicurare parità di accesso e di trattamento a tutti cittadini con disabilità, per il cui svolgimento la Giunta ha approvato questa mattina uno specifico regolamento: un testo che, nelle prossime settimane, passerà al vaglio della Sala Rossa per la definitiva approvazione.
Tra i compiti del Disability manager (per la cui nomina saranno a breve avviate le procedure di ricerca e sarà individuato tra professionisti con comprovata esperienza e competenza nel campo dell’inclusione delle persone con disabilità e delle politiche di pari opportunità) vi saranno l’elaborazione di un piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, la promozione di iniziative di sensibilizzazione e dell’esercizio dei diritti all’accesso e alla fruizione dei servizi comunali (in particolare per quanto riguarda lavoro, casa, formazione, cultura, assistenza, tutela della salute, istruzione, mobilità, sport, ecc.), il monitoraggio delle attività dell’Amministrazione comunale affinché sia adeguata (nell’ambito delle risorse disponibili e nel quadro della normativa regionale e nazionale) a rispondere ai diritti delle persone con disabilità.
Particolarmente innovativa sarà inoltre la costruzione del Vai - Valutazione Accessibilità Inclusione un modello mutuato dall’innovativo progetto sull’impatto di genere delle politiche che il Comune di Pisa che, a partire dal 2015, ha avviato con l’Università di Pisa. La Vai sarà attuata attraverso la compilazione da parte dei/delle dirigenti firmatari/firmatarie della Regolarità tecnica degli atti deliberativi, di una scheda di verifica di coerenza dei medesimi con le Linee Guida, definite e aggiornate periodicamente dal/dalla Disability Manager e approvate dalla Giunta, strumento identificabile come una vera e propria “check list”, da allegarsi agli atti. Una volta nominato il Disability manager resta in carica due anni. L’incarico è rinnovabile solo per una volta e viene svolto a titolo gratuito.
“Sono particolarmente orgoglioso del lavoro costruito attraverso un confronto costante con le associazioni di persone con disabilità – spiega l’assessore ai Diritti, Marco Giusta -. Questa delibera segna un passo importante e ringrazio le mie colleghe e gli uffici per il lavoro svolto. Ha avuto un lungo periodo di costruzione, perché pone le basi di quella che avevamo definito all'inizio del mandato Torino Capitale dei Diritti, dando quindi a realtà esterne all'Amministrazione il compito di vigilare in maniera autonoma sul rispetto dei diritti delle persone con disabilità e garantendo la costruzione di spazi istituzionalizzati di concertazione con le associazioni rappresentative. Nei fatti, le politiche si aprono alla società civile non solo a scopo valutativo, ma già nella costruzione delle stesse attraverso un modello di ‘coprogettazione’ tra amministrazione e terzo settore”.
“Questo atto amministrativo è fondamentale anche per il percorso avviato dall’assessorato alla Cultura nell’anno Europeo del Patrimonio culturale 2018 – spiega Francesca Leon, assessora alla Cultura - operatori, associazioni, istituzioni culturali si sono ritrovati per mettere insieme in un unico calendario tutte le iniziative legate all’accessibilità e che incentivano la partecipazione e la fruizione culturale di pubblici diversi. Collaboreremo con gli uffici dell’assessore Giusta per incoraggiare la partecipazione e incentivare l’accessibilità a eventi, festival musicali e teatrali, rassegne cinematografiche e musei, ad archivi e a biblioteche, a siti di interesse storico e ambientale anche attraverso esperienze sperimentali, con l’intento di allargare il pubblico dei fruitori, indicato tra i principali obiettivi europei”.
“Individuare e cancellare ciò in una comunità è causa di disagio e discrimine – sottolinea l’assessora al Welfare, Sonia Schellino - è un dovere a cui non ci si deve mai e per nessun motivo sottrarre. Fare di Torino una città a misura di tutti, senza esclusione alcuna, è tra gli obiettivi prioritari della nostra Amministrazione. Poter contare sulle competenze professionali e sul lavoro di una figura come quella del Disability manager ci aiuterà sicuramente a conseguirlo e, anche per questo, la delibera approvata oggi rappresenta un passo importante verso la salvaguardia e il pieno riconoscimento dei diritti di ogni cittadino”.
(mm)