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La Città di Torino ha ottenuto un contributo di 190mila euro per un progetto in materia di contrasto al disagio giovanile e in particolare al fenomeno dei Neet, giovani (compresi tra 18 e 25 anni) che sono fuori da percorsi formativi e che al tempo stesso non lavorano.
Il bando ReStart, pubblicato dall’Anci, prevedeva la presentazione, da parte delle Città metropolitane, “di proposte progettuali di innovazione sociale, prevenzione e contrasto al disagio giovanile”; è finanziato da Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale a valere sul “Fondo Politiche Giovanili”.
Scopo del progetto “Su la testa!”, promosso dalla Città di Torino, è di raggiungere il maggior numero di giovani in tale condizione per sostenerli reinserendoli in percorsi formativi e di ingresso nel mondo del lavoro: ricostruire un contesto sociale attivo a vantaggio dei ragazzi coinvolti e della comunità cittadina.
Per far questo, il progetto coinvolge numerosi soggetti pubblici e privati allo scopo di tessere una rete di inclusione efficiente, che contempli tutte le competenze necessarie. Ne fa parte la Città Metropolitana, che eroga un servizio denominato “Obiettivo Orientamento”, quale partner per l'accoglimento presso gli sportelli già attivi dei Neet e il relativo orientamento verso la formazione o verso l'incrocio con la domanda di lavoro delle imprese. Ne fanno parte tutte le associazioni o cooperative che gestiscono un centro di protagonismo giovanile (Il Laboratorio, Mirafiori, Monkeys Evolution, Comala, Tedacà, Il Minollo, MIAO, CISV, Falklab, Il Campanile, Torino Youth Centre, Orfeo) e l’associazione Rete delle Case del Quartiere, poiché si tratta di spazi pubblici di interesse giovanile.
In qualità di “mentori” del progetto, si è sottoscritto un accordo con le principali associazioni datoriali torinesi, quali Ascom, Confesercenti di Torino, Confartigianato Torino e area metropolitana, CNA Torino, Giovani imprenditori dell’Unione Industriale di Torino, alla Camera di Commercio, nonché con associazioni di volontariato composte da potenziali mentori, quale ad esempio Lions Club International; coinvolti anche i Centri per l’Impiego di Torino Nord e Torino Sud, che sono gestiti dall’Agenzia Piemonte Lavoro, ente strumentale della Regione Piemonte.
“Recuperare energie positive, disattivate dalle difficoltà incontrate nella ricerca di un proprio posto nel mondo e trasformate in una apatia alimentata dalla sfiducia nel futuro è un compito fondamentale della politica e un impegno non rinviabile. Si tratta di migliaia di ragazzi in tutta l’Area metropolitana, con una minoranza di stranieri. Nonostante altri progetti siano stati realizzati in passato, non si hanno riscontri del loro risultato. Un vuoto che questo progetto intende colmare”, spiega l’assessore ai Diritti Marco Giusta.
La Città di Torino partecipa economicamente al progetto con il 20% del finanziamento totale, corrispondente alla cifra di 47mila euro.
(mm)