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Il Consiglio comunale ha approvato con 25 voti favorevoli ed una astensione un ordine del giorno predisposto dalla Consigliera Eleonora Artesio sul Fiscal Compact “che si colloca nel solco di una serie di trattati e regolamenti (Maastricht, Six Packs, Two Packs) che hanno impresso una svolta alle politiche economiche dell'Unione Europea, con l'affermarsi di misure liberiste fondate sul paradigma dell'austerità rendendo ancor più stringenti le politiche di austerità, attraverso l'imposizione della regola per cui il debito di ogni paese deve rimanere o ritornare al di sotto del 60 per cento del Pil, entro i prossimi venti anni, la qual cosa significherà tagli alla spesa pubblica pari ad oltre 50 miliardi di Euro l'anno per i prossimi venti anni”.
Il fiscal compact dovrà essere ratificato definitivamente dagli stati membri dell’Unione europea entro il 31 dicembre.
L’atto approvato dal Consiglio impegna la sindaca e la giunta ad inoltrare l’ordine del giorno alla Camera dei Deputati, al Senato della Repubblica nonché all'Anci, sollecitandolo a prendere analoga posizione, e ad informare la cittadinanza sulle motivazioni dell’ordine del giorno.
La richiesta al Parlamento è di ritirare l'adesione del nostro Paese al fiscal compact impedendo che venga incardinato nel diritto dell'Unione Europea, conferendogli quel primato del diritto comunitario che lo renderebbe irreversibile.
Inoltre si richiede “di avviare in sede europea, nelle istituzioni e nella società, una discussione ampia per la revisione e il superamento di tutti i trattati e regolamenti (a partire dal Patto di stabilità e crescita e dal pareggio di bilancio in Costituzione che hanno impresso una svolta alle politiche dell''Unione Europea e che hanno scaricato la gran parte delle misure liberiste e di austerità sugli enti locali”.
“Le misure di austerità applicate in questi anni – recita l’atto - hanno già provocato enormi danni sociali, con un forte aumento della povertà assoluta (4,7 milioni di persone) e della povertà relativa (8,4 milioni), e la messa in discussione di diritti primari come il lavoro (37 per cento di disoccupazione giovanile), la salute (12 milioni di persone che rinunciano alle cure) e l'istruzione (15 per cento di abbandono scolastico).
Gran parte delle misure di austerità – prosegue - sono state in questi anni scaricate sugli enti locali, attraverso il Patto di stabilità interno, i tagli ai trasferimenti erariali, i tagli lineari delle spending review, fino a minarne la primaria funzione pubblica e sociale di ente di prossimità per i servizi ai cittadini”.
Il voto è stato preceduto da un intervento:
Antonio Fornari – Movimento 5 stelle: Ha fatto riferimento a un intervento del deputato europeo Marco Valli ricostruendo la storia di questo istituto che, ha detto, ci ha tolto la liberà di autodeterminarci.
"Il 31 dicembre esso diventerà giuridicamente superiore alle legislazioni nazionali, assumendo la trappola del debito pubblico come cornice indiscutibile per costruire la gabbia per i diritti sociali e del lavoro, in contrasto con lo stesso Trattato di Lisbona. Il consiglio comunale ha il dovere di dare un’indicazione negativa e chiediamo al nostro Parlamento di stracciare definitivamente il fiscal compact".
Ufficio stampa del consiglio comunale (S.L.)