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La Giunta comunale ha approvato questo pomeriggio, su proposta dell’assessore Sergio Rolando, la delibera relativa alle variazioni al bilancio di previsione per gli anni 2017/2019.
Alla luce del parere non favorevole del Collegio dei Revisori del Conti, la Giunta ha richiesto al direttore finanziario, Paolo Lubbia, e agli uffici della direzione Risorse finanziarie, una relazione dettagliata e analitica.
Le deduzioni del direttore finanziario e degli uffici riguardano i diversi punti segnalati dai revisori e, in particolare, il disavanzo di amministrazione, l’utilizzo dell’anticipazione di tesoreria, il debito Ream, la coerenza con il piano di interventi e le motivazioni relative alle maggiori entrate e alle minori spese.
Più nel dettaglio, sul disavanzo di amministrazione di 313 milioni e 620 mila euro del consuntivo 2016, il documento sottolinea che esso non è assimilabile al disavanzo ordinario disciplinato dagli articoli 186, 187 e 188 del Testo unico degli enti locali (che prevede il ripiano entro la consiliatura), ma al contrario dipende dal riaccertamento straordinario dei residui approvato nel 2015, come indicato dal decreto legislativo 118 del 2011, con le modifiche apportate dalla legge 190/14. Tali norme consentono di procedere al ripiano del disavanzo in trenta annualità e, nella sostanza, l’ente adempie alle prescrizioni degli articoli 187 e 188 del Tuel con uno stanziamento annuale pari a 11 milioni e 200mila euro.
Per quanto riguarda l’utilizzo dell’anticipazione di tesoreria, viene evidenziata l’assoluta correttezza della rappresentazione contabile nei prospetti che sono determinati dai decreti ministeriali in argomento.
A proposito della restituzione della caparra Ream, che non può essere considerata debito fuori bilancio in quanto non rientrante nelle figure tipiche previste dall’articolo 194 del Tuel, il rimborso avverrà, come richiesto dal creditore nel 2018 e, quindi, solo nel prossimo esercizio inciderà sull’equilibrio di parte corrente, come previsto dal principio di competenza finanziaria potenziata.
Il piano di interventi, approvato dal Consiglio comunale, inciderà sugli esercizi finanziari 2018, 2019 e 2020 e 2021 e troverà realizzazione a partire dal bilancio preventivo 2018/2020, ma alcuni punti sono già in fase di attuazione. Il Consiglio comunale ha peraltro già approvato i piani di revisione delle partecipate e delle dismissioni immobiliari e l’alienazione di azioni Iren non vincolate al sindacato di blocco.
Per quanto riguarda infine le entrate e le spese, esse non sarebbero affatto generiche , ma chiaramente individuate in maggiori trasferimenti da parte dello Stato per un milione e 16mila euro, maggiori entrate da dividendi FCT per 8 milioni di euro, maggiori entrate per 2 milioni e 663 euro a titolo di trasferimento dalla Regione Piemonte come sostegno dell’incrementi dei posti negli asili nido comunali. Le minori spese derivano dalla rinegoziazione di mutui con la Cassa Depositi e Prestiti per la somma di 8 milioni e 130 mila euro. (mge)