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Comunicato stampa

UN APPELLO PER AHMADREZA DJALALI

Il Consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno presentato dalle Consigliere Chiara Foglietta e Maria Grazia Grippo, avente ad oggetto la drammatica vicenda del docente e ricercatore nel campo della Medicina dei disastri, Ahmadreza Djalali, iraniano di 46 anni, residente in Svezia.
Djalali, ha lasciato l'Iran nel 2009 per un dottorato di ricerca presso il Karolinska Institute in Svezia per poi proseguire la sua attività presso l'Università degli Studi del Piemonte Orientale, a Novara, e la Vrije Universiteit di Bruxelles, in Belgio.
Rientrato temporaneamente in Iran per partecipare a una serie di seminari nelle Università di Teheran e Shiraz, Djalali è stato arrestato il 25 aprile 2016 dai servizi segreti, senza mandato di cattura. Da allora il docente è privato della libertà e di diritti fondamentali e sottoposto a pressioni affinché si riconosca colpevole di spionaggio.
Minacciato di essere anche accusato di "atti ostili contro Dio", Djalali, la cui salute si è fortemente deteriorata dopo un lungo sciopero della fame, rischia la pena di morte.
In un documento a lui attribuito, Djalali spiega che la situazione in cui versa è dovuta al suo rifiuto di “usare la fiducia dei miei colleghi e delle università europee per spiare per i servizi segreti iraniani";
L’atto approvato, rilevando le molteplici violazioni dei diritti di Djalali, anche ai sensi di norme vigenti o a cui lo Stato iraniano ha aderito, impegna la Sindaca e la Giunta a sottoscrivere, a nome della Città, l'appello di Amnesty International per l'annullamento della condanna a morte e la garanzia di un processo equo, in linea con il diritto internazionale, che non si concluda con la pena capitale, garantendo a Djalali e agli altri accusati nel suo procedimento l'accesso ad un avvocato di fiducia, promuovendo ogni azione utile a sensibilizzare la cittadinanza sul tema.
E’ richiesta inoltre la trasmissione dell’atto al Presidente del Parlamento Europeo, al Primo Ministro e all'Ufficio di Presidenza del Senato della Repubblica, affinché si facciano portavoce delle denunce in esso riportate.

Ufficio stampa del Consiglio comunale (S.L.)


Pubblicato il 8 Novembre 2017

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