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IL MERCATO DI LIBERO SCAMBIO SARA’ CHIUSO I PROSSIMI DUE FINE SETTIMANA
In apertura del Consiglio comunale odierno, gli assessori Finardi e Giusta hanno riferito in Aula (su richiesta dei capogruppo Ricca, Magliano e Lo Russo) in merito a quanto avvenuto domenica 15 ottobre al mercato di libero scambio di via Carcano.
L’assessore alla sicurezza Roberto Finardi ha riepilogato i fatti accaduti sabato mattina attraverso il verbale redatto dalla Polizia Municipale per poi riferire quanto deciso stamane nel corso di un incontro in Prefettura con il Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico. Si è stabilito – ha spiegato - che gli appuntamenti in programma nei due prossimi fine settimana – 21 e 22 ottobre e il weekend successivo, concomitante con le celebrazioni dei santi - non verranno svolti per lutto.
L’assessore alle Pari opportunità e alle politiche per l’integrazione, Marco Giusta, ha ribadito il compito degli inquirenti nel chiarire quanto accaduto ieri, anche se dei motivi della tragedia oggi non si sa molto. Gli organizzatori hanno riferito che nessuno delle persone coinvolte era in via Carcano in qualità di venditore autorizzato.
Purtroppo per Maurizio Gugliotta non c’è stato nulla da fare, nonostante il pronto intervento dell’ambulanza giunta sul luogo dopo 17 minuti dalla chiamata. E il primo pensiero della Città oggi va ai famigliari della vittima.
Il mercato di libero scambio è provvisorio, una soluzione tampone, e sappiamo che la soluzione è rappresentata dallo spostamento in un’unica zona dei mercati del sabato e della domenica, avviando una progettualità più ampia che sviluppi competenza lavorative e migliori le azioni di sostenibilità ambientale. E ci auguriamo che entro la fine dell’anno ci possano essere i primi frutti del lavoro svolto. Preciso che abbiamo già convocato l’associazione gestore del mercato di libero scambio, mentre la verifica dell’applicazione del Regolamento e delle azioni avverrà successivamente.
Ha fatto seguito un ampio dibattito al quale sono intervenuti i seguenti consiglieri:
Osvaldo Napoli (Forza Italia): A Torino non esiste solo un problema di ordine pubblico, ma anche una conclamata inefficienza gestionale e amministrativa. Quel che è successo al Barattolo poteva succedere a Porta Palazzo o altrove, ma ora quello spazio bisogna chiuderlo perché non andava neppure aperto, né lì, né altrove. Si parla di soluzioni tampone da un anno e mezzo, la Giunta si trova ancora una volta imbrigliata in problemi che non dovrebbero esistere se ci fosse più avvedutezza. La frase del Consigliere 5 stelle, Lanternino: “poteva essere una strage ma tutto è finito per il meglio” è pronunciata a titolo personale o rappresenta il vostro pensiero? Se non prenderete provvedimenti nei suoi confronti, saremo al più basso livello di moralità politica.
Stefano Lo Russo (Pd): Esprimiamo come Pd le nostre condoglianze alla famiglia Gugliotta, ci saremmo attesi da parte degli assessori intervenuti almeno una parola sulla necessità di verificare se ci sono stati errori.
Dalla lettura dei giornali sembrerebbe che l’omicida fosse lì in veste di venditore abusivo. Ci saremmo aspettati che dichiaraste l’intenzione di verificare se l’associazione ha operato correttamente e se è all’altezza sotto il profilo amministrativo.
Non è facendo finta di niente che si risolve l’abusivismo, tuttavia voi state operando con un’approssimazione imbarazzante. Volevate portare il mercato al ponte Mosca e solo grazie a noi non è successo. Per favore andate a fondo e capite se qualcosa non ha funzionato. Voi state delegando tutto al Prefetto. Non può un Comune, ad ogni problema, scaricare ogni volta le responsabilità sul Prefetto. Assumetevi almeno una volta una responsabilità. L’ancora una volta assente, Appendino, è capace di metterci la faccia? Vi ribadiamo la disponibilità a lavorare assieme, purché abbiate il coraggio di andare fino in fondo. Spero che nella vostra replica ci sia un’assunzione di responsabilità.
Roberto Rosso (Direzione Italia): L’ultima elezione amministrativa ha visto in gioco tanti temi ma uno ha dominato la scena a ha determinato il cambio di amministrazione: la sicurezza e l’immigrazione. Molti si aspettavano che la situazione paludosa alimentata irresponsabilmente dal governo migliorasse. C’erano tre punti purulenti: campi rom ex Moi e Suk. Il centrodestra li avrebbe voluti risolvere in modo semplice: con lo sbaraccamento, azione non violenta e conforme alla legge.
Mi sembra che per tutti e tre i punti la soluzione della Giunta sia legalizzare l’illegalità che la Giunta precedente tollerava. Voi stendete una coperta pudica sugli sbagli precedenti. Ora si tratta di considerare se questa risposta alla povertà sia la soluzione. Non pensate, alla luce di quello che è successo, che si debba chiudere questa piaga? E’ davvero possibile mettere una coperta su questa piaga purulenta o non la si peggiora? E’ adeguata la soluzione di sinistra ammodernata, da voi adottata, quella che serve? Usate il rigore che mostrate nei colletti bianchi anche per gli altri soggetti.
Fabrizio Ricca (Lega Nord): Mi unisco alle condoglianze alla famiglia. Sono deluso dall’assessore alla sicurezza che viene in aula a leggerci un verbale nel silenzio imbarazzante della sindaca che da ieri non ha detto una parola. Avete voluto forzare e andare avanti nonostante i problemi di sicurezza sfociati in un omicidio. Quella porcheria va chiusa, si vende merce illegale, non ci sono i controlli, questa realtà non deve più esistere. Diamo voce ai cittadini con un referendum. Alla Polizia Municipale vanno i complimenti per il lavoro fatto; ha dimostrato di avere competenze e professionalità e non va solo impegnata nel dare multe. Da questa esperienza imparate ad ascoltare la gente e a non essere autoreferenziali, noi siamo a disposizione per chiudere quella realtà.
Francesco Tresso (Lista civica per Torino): Questo è stato un anno caratterizzato da incidenti sui quali non ho mai sentito un’assunzione di responsabilità. Torino non è più una città ferita ma una città spaventata che non sente più la mano sulla barra del timone.
Questa pausa di riflessione che porterà a circa un mese di sospensione sia l’occasione per fare una riflessione seria, una valutazione di attenzione e di ammissione delle proprie responsabilità nella ricerca di garanzie che consentano ai cittadini di essere tutelati.
Monica Canalis (Partito Democratico): Di fronte ad una persona uccisa dobbiamo fermarci tutti. E’ giusto non fare polemica politica su un fatto così grave, ma non possiamo nascondere la testa sotto la sabbia. Dobbiamo chiederci come fare, perché fatti come quelli accaduti ieri non accadano più e se questo episodio avrebbe potuto essere evitato. Un contesto di caos e di anarchia come quello del “suk” non solo rende difficile il contrasto ai reati ma, credo, li favorisca. Dobbiamo interrogarci su come mettere in condizione l’associazione che gestisce il mercato, la polizia municipale e le forze dell’ordine di svolgere il proprio lavoro e i venditori di poter operare in maniera pacifica. Questa è la responsabilità di un’Amministrazione. La sicurezza viene prima di tutto. Bene che si stia cercando un’altra area, disponibili a dare una mano, ma vi chiediamo la sospensione fino a quando non ci sarà quest’area e la contemporanea sospensione dei mercati di San Pietro in vincoli e di Canale Molassi.
Silvio Magliano (Moderati): Quel luogo evidentemente non viene frequentato dai componenti della Giunta. Quel luogo non può funzionare perché chi ha oggi in gestione quello spazio non fa rispettare il regolamento. Alle 9 del mattino non ci sono gli stessi venditori presenti alle 7 30, la merce presente alle 9 non è la stessa presente alle 12. Occorre dare maggiore responsabilità ai vigili.
Quando non li trattiamo come esattori delle tasse, sono certamente in grado di far rispettare le regole molto di più di chi gestisce quel posto. Non si capisce dove e come vengano gestiti i soldi dell’associazione e la lista dei venditori. Io non mi fido più dei gestori che non sono in grado di far rispettare le regole. State rovinando un contesto territoriale, creando una bomba a orologeria che ieri è scoppiata.
Maria Grazia Grippo (Partito Democratico): La speculazione politica di fronte ad una persona che ha perso la vita è inaccettabile, ma è altrettanto odioso che si utilizzi il dolore di una famiglia per rimandare una necessaria assunzione di responsabilità. Abbiamo evidenziato criticità in tempi non sospetti, la soluzione tampone non può essere infinita e si sapeva che, per la sua indeterminatezza, avrebbe rappresentato un rischio. Se oggi siete costretti a chiedere un supplemento dell’ordine pubblico lo sapete anche voi che la soluzione non ha funzionato.
Chiara Giacosa (M5S): Si è trattato del gesto di un folle. Se fosse accaduto in un altro mercato si sarebbe chiesta la chiusura di quel mercato? Ci sono migliaia di clienti abituali al Barattolo: non vi viene il dubbio che sia un servizio alla cittadinanza? Noi continueremo a lavorare a testa bassa per il bene di Torino. Credo fortemente nel lavoro di questa Giunta, perché vedo i fatti. Ogni problema viene affrontato con tutti i mezzi possibili.
Eleonora Artesio (Torino in Comune): Una persona ha perso la vita e i discorsi di oggi possono esprimere la nostra vicinanza morale per questo incomprensibile lutto, ma dovremmo procedere con lucidità e realismo.
Dobbiamo purtroppo convivere con violenza e follia e non dovremmo utilizzarle per allargare l’analisi di un fatto ad altri aspetti.
Il mercato del Barattolo è la rappresentazione dell’economia della miseria, che è di per sé disordinata e non profumata. Il suk è qui, che ci piaccia o no. Nel prossimo mese Giunta e 8 Circoscrizioni si trovino per valutare in che area operare. Saper governare vuol dire saper gestire anche queste situazioni.
Alberto Morano (Lista civica Morano): Le uniche parole sensate sono quelle di condoglianze alla famiglia della persona che ha lasciato la vita al mercato di libero scambio. Per il resto mi unisco all'intervento lucido e dettagliato del capogruppo Magliano, che anche oggi ha manifestato con pacatezza i reali problemi di quel mercato: se quella persona non era legittimata a partecipare a quel mercato e nessuno ha controllato se poteva partecipare come venditore; se l'Amministrazione non ha fatto rispettare le regole… perché qualcuno non le ha fatte rispettare. Se ci sono delle regole che non vengono rispettate è sicuramente colpa di chi non le rispetta ma è altrettanto vero che è colpa di chi non controlla che vengano rispettate. E l'Amministrazione e la politica non possono fare finta di niente. Perché è compito della politica e dell'Amministrazione di questa città farle rispettare anche in quelle zone considerate al confine della legalità. Anche se zone così non dovrebbero comunque esistere, se vogliamo garantire ai cittadini la necessaria tranquillità.
La sindaca Chiara Appendino ha concluso la serie degli interventi. Il mio primo pensiero – ha detto - va alla famiglia del signor Gugliotta; la Città si stringe attorno alla sua famiglia e a tutte le persone colpite dal lutto. E desidero rivolgere un plauso sentito alla Polizia municipale per lo strepitoso lavoro svolto.
Mi ricollego all’intervento della consigliera Artesio; dobbiamo essere in grado di fare dei distinguo in merito alle caratteristiche di un fenomeno ampio, su scala europea, e non soltanto locale o nazionale. Tre sono gli elementi che lo definiscono e lo comprendono: la povertà, la scurezza e l’immigrazione. E questo rende impensabile che un sindaco da solo possa avere le leve ed essere in grado di risolvere il problema. E tantomeno non è pensabile che le politiche comunali siano risolutive, occorre che ciascun soggetto faccia la propria parte.
Ricordo che finora non stato individuato un modello vincente, poiché il tema è molto complesso. E più viene strumentalizzato, più diventa difficile affrontarlo in modo serio.
Abbiamo tentato un percorso che si protrarrà nel tempo, come ha spiegato l’assessore Giusta, confrontandoci con il Consiglio comunale e i territori. Ma chiedere in Aula la chiusura del mercato di libero scambio senza proporre un alternativa valida è un atteggiamento strumentale.
Sul singolo episodio di ieri tutte le verifiche saranno effettuate, com’è dimostrato peraltro anche dall’indagine della Magistratura in corso.
Ufficio stampa Consiglio comunale