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Nel corso dei lavori della V Commissione consiliare riunitasi questa mattina a Palazzo Civico, sono stati affrontati i temi riguardanti l’edilizia scolastica. Particolare attenzione è stata dedicata allo stato degli edifici che ospitano nidi, scuole dell’infanzia e i cicli scolatici dell’obbligo.
“L’edilizia scolastica è un tema centrale per questa amministrazione sia sotto il profilo della sicurezza che della progettazione degli spazi” sottolinea Federica Patti, assessora all’Istruzione e all’Edilizia scolastica.
A tal proposito il Comune di Torino sta avviando una serie di collaborazioni: una con il dipartimento di Scienze delle Costruzioni del Politecnico di Torino, con il professor Giuseppe Ferro che si occuperà dei temi dell’analisi delle strutture e delle procedure che riguardano gli edifici anche in un’ottica di formazione del personale. “E’ per noi importante questa collaborazione con il professor Ferro che ci auguriamo possa essere estesa a un protocollo più ampio con il Politecnico per poter parlare di edilizia scolastica non solo per quel che riguarda gli aspetti strutturali”.
Ed è in un’ottica più ampia che l’Assessora ha dichiarato di aver invitato l’Ordine degli Architetti di Torino e la relativa Fondazione a un primo incontro per valutare la fattibilità di una collaborazione che possa investire anche l’ambito progettuale e il dibattito architettonico sugli edifici scolastici.
“Nonostante la criticità economica che l'Amministrazione pubblica si trova ad affrontare, – si legge nella lettera che l’Assessora ha inviato all’Ordine degli Architetti - credo non si possa rinunciare ad aprire una riflessione su questo tema, e più in generale su una rigenerazione degli spazi scolastici alla luce di un nuovo quadro culturale.
Quali spazi sono adeguati alla scuola di oggi? Ancora più rilevante è perseguire questa – prosegue l’assessora Patti -ricerca in momenti di difficoltà come questo, per mantenere vivo il valore dell'innovazione, quando il rischio è chiudere gli orizzonti della scuola nel qui e ora, rinunciando a delineare nuove prospettive e aprire scenari di miglioramento.
Entro un dibattito serio e profondo sugli spazi educativi credo possa esistere un’occasione preziosa di scambio e confronto che può far incontrare chi opera nella libera professione con chi quotidianamente affronta sul campo i problemi tecnici e normativi dell’edilizia scolastica, al fine di adempiere correttamente a tutti i procedimenti. Credo – ha ancora detto l’assessora - che se questo processo trovasse luogo all’interno di percorsi di formazione che vedono come oggetto di progettazione il patrimonio edilizio scolastico, si potrebbe dare avvio a un dibatto architettonico virtuoso che non ha ancora avuto luogo in Italia”.
Per quel che riguarda le scuole oggetto delle interpellanze di oggi l’Assessora ha dichiarato che è stata risistemata la scuola dell’infanzia di via Germonio mentre più problematica è la scuola King dove lo stanziamento necessario a metterla in sicurezza è di quasi 2 milioni di euro. A questo proposito Patti ha sottolineato: “La Giunta precedente non aveva mai deliberato il finanziamento per la sua ristrutturazione, anche perché ce la saremmo ritrovata nei capitoli di bilancio, ma si era limitata a inserire l’intervento nel piano triennale delle opere pubbliche. Ora la Città ha redatto il progetto di fattibilità, ma per poter proseguire occorre reperire le risorse anche attraverso bandi regionali e nazionali e non è un percorso semplice ne di breve durata”. A termine della commissione l’Assessora ha comunque invitato il dirigente della scuola King a un incontro più ristretto con l’edilizia scolastica e gli uffici di via Bazzi per capire se è possibile trovare delle soluzioni che aiutino la gestione quotidiana degli spazi in cui sono state sistemate le aule della scuola elementare King.
“Non possiamo che accogliere favorevolmente – ha sottolineato il presidente della Commissione Federico Mensio – il coinvolgimento di un ente come il Politecnico di Torino nell’individuare soluzioni per gestire al meglio la situazione degli edifici scolastici. Saremo, comunque, attenti sul tema della programmazione degli interventi e sulle opportunità offerte da questa sinergia soprattutto per gli sviluppi che potrà avere su altri fronti”.