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Con 22 voti a favore e 6 astensioni, il Consiglio comunale ha votato una mozione sul tema dell’installazione di telecamere di sorveglianza in asili, scuole, istituti per disabili e case di riposo, così come è stata prospettata da un disegno di legge già approvato dalla Camera dei Deputati.
Disegno di legge che non è condiviso dal Consiglio, il quale ricorda che già ora le telecamere possono essere installate in caso di indagini giudiziarie, mentre la proposta legislativa prevede la videosorveglianza indiscriminata di intere comunità scolastiche o assistenziali. Una logica che sottintende l’idea per la quale scuole e servizi sociosanitari diventano luoghi di potenziale pericolo e non di educazione e cura.
La sicurezza, spiega il provvedimento votato in Sala Rossa, deriva invece dalla presenza di educatori preparati e selezionati, di operatori sanitari e assistenziali competenti e in numero adeguato. Oltre che da un patto fiduciario tra chi affida e coloro che si assumono responsabilità in base a codici deontologici e mandati professionali. Nella mozione vengono ricordate anche le perplessità sulle telecamere espresse dall’Autorità garante per la protezione dei dati personali, che ha inoltre incoraggiato a investire nella formazione del personale e nel coinvolgimento delle famiglie. Si segnalano inoltre i problemi di costi per le già scarse risorse degli Enti locali.
Il documento impegna infine la Sindaca e la Giunta a valutare la possibilità di attivare percorsi di supporto e formazione a favore del personale delle comunità scolastiche e assistenziali, stimolando un dibattito continuo rispetto al rapporto tra sicurezza e fiducia, fondato sulla qualità dell’educazione e della cura, non sul telecontrollo.
La mozione, proposto da Eleonora Artesio (Torino in Comune) e Maria Grazia Grippo(PD), è stato approvata con alcuni emendamenti proposti dal Movimento 5 Stelle.
C.R. - Ufficio stampa del Consiglio comunale