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In occasione della seduta odierna della Commissioni Servizi Pubblici Locali, I e VI, presieduta da Roberto Malanca, convocata per approfondire il contratto di servizio per la gestione dei rifiuti, la viabilità invernale e la gestione post operativa dell’impianto di smaltimento di Basse di Stura, sono intervenuti a Palazzo Civico l’amministratore delegato di Amiat Spa Gianluca Riu e il direttore tecnico dell’azienda Marco Rossi.
Su richiesta della consigliera Monica Amore (M5S), che ha provocatoriamente invitato Amiat a pulire gratuitamente l’area del campo nomadi di via Germagnano – data la vicinanza con la propria sede – e a sollecitare maggiori controlli per impedire l’accesso a ditte che smaltiscono illegalmente rifiuti nel campo, l’a.d. Gianluca Riu ha spiegato le difficoltà e gli elevati costi dell’intervento.
“Si stima – ha spiegato Riu – la presenza di 5.000 tonnellate di rifiuti nel campo di via Germagnano, tra cui anche rifiuti pericolosi (ad esempio, amianto), il cui smaltimento costerebbe 1,5 milioni di euro, al di là del costo di eventuali bonifiche”. Analoga quantità di rifiuti – ha spiegato – si stima si trovi nell’ex campo nomadi di Lungo Stura Lazio: 5.000 tonnellate, il cui smaltimento costerebbe altri 1,5 milioni di euro, oltre a eventuali bonifiche.
(M.Q.) - Ufficio stampa Consiglio Comunale