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La Città di Torino e la Regione Piemonte intendono intervenire per sottolineare con preoccupazione la situazione di persecuzione che coinvolge nella Federazione Russa e, in particolare in Cecenia, le persone gay, lesbiche, bisessuali e trans.
A tal fine è stato approntato un testo a firma della Sindaca, del Presidente Chiamparino, dell’assessora regionale Monica Cerutti e dell’assessore comunale Giusta che sarà inviato all'ambasciatore Russo Sergey Razov e sarà condiviso alle amministrazioni che aderiscono alla rete READY e alla segreteria della commissione pari opportunità dell'ANCI, per raccogliere quanto più sostegno istituzionale possibile.
Nella lettera si pone la questione della violazione dei diritti umani, sia secondo la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, sia secondo la Convenzione europea sui diritti dell’uomo, entrambe sottoscritte dalla Federazione Russa.
"Le chiediamo pertanto di trasmettere le nostre preoccupazioni al suo governo affinché si attivi per il rispetto della legge russa, dando luogo ad un’inchiesta sulla detenzione illegale di sospetti omosessuali in Cecenia, al fine di individuare e punire tutte le violazioni dei diritti umani. Al fine di non dover mettere in discussione le attività derivanti da accordi e gemellaggi tra le nostre amministrazioni e le amministrazioni locali della Federazione Russa – è scritto nella lettera - le chiediamo un incontro urgente per poter discutere con lei la situazione". Nel caso di Torino si tratta di relazioni con Ekaterinburg, San Pietroburgo e Volgograd.
"E' importantissimo che questa lettera sia quanto più condivisa e sottoscritta in modo trasversale dalle istituzioni, perché non è possibile tollerare in alcun modo la situazione delle persone LGBT in Cecenia. La comunità internazionale - dichiara Marco Giusta, assessore comunale alle Pari Opportunità - deve intervenire, e chiediamo ai parlamentari europei di aprire quanto prima una commissione di inchiesta per fare luce sulla vicenda. Ho scritto alla rete Ready chiedendo anche di esporre sui rispettivi edifici municipali una bandiera arcobaleno. Non è più il tempo delle mediazioni e dei tatticismi, occorre agire e occorre farlo ora".
Il Comune di Torino esporrà domani, sabato 22 aprile, dal balcone del Municipio un pezzo del lunghissimo striscione arcobaleno che nel 2009 fu lanciato da Palazzo Civico nella piazza sottostante in occasione del Pride, e l'Assessore e la Sindaca incontreranno le associazioni LGBT della città per concordare quali iniziative mettere in campo.
(p.v.)