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Il Consiglio comunale ha approvato con 24 voti favorevoli e nove astensioni la delibera degli assessori al bilancio, Sergio Rolando, e ai servizi sociali, Sonia Schellino, che dispone mediante un provvedimento ad evidenza pubblica, la concessione patrimoniale per la durata di trenta anni dell'immobile principale che ospita l'Istituto "Carlo Alberto", casa di riposo per anziani del Comune di Torino, in corso Casale 56.
Il canone di concessione è stato fissato in 14 milioni di euro e il futuro concessionario sarà impegnato a proseguire le attività a favore degli ospiti attuali e di quelli futuri. L’amministrazione pone infatti sull’immobile il vincolo di destinazione a Residenza Sanitaria Assistenziale e/o ad attività di Continuità Assistenziale a Valenza Sanitaria rivolta a persone anziane non autosufficienti.
Il provvedimento, in accordo con l’Asl unificata “Città di Torino”, modifica precedenti intendimenti che prevedevano la cessione dell’immobile all’Asl TO2.
Il futuro gestore della residenza dovrà versare l’intero canone all’atto dell’aggiudicazione della concessione e dovrà farsi carico delle manutenzioni ordinarie e straordinarie dell’immobile e dei suoi impianti.
La delibera è stata integrata da un emendamento del Consigliere Morano e da uno ad esso affine della Consigliera Tisi che sottolineano lo statuto di ex Ipab dell’Rsa, e l’obbligo di destinare gli eventuali redditi generati dal patrimonio all’assistenza sociale e da un emendamento presentato dalle Consigliere Tisi e Canalis che chiede un rafforzamento degli obblighi contrattuali.
Prima del voto sono intervenuti:
Elide Tisi – Partito democratico: “Gli emendamenti presentati hanno sancito il principio che sia il patrimonio che la redditività dell’Ipab Carlo Alberto rimarranno vincolati alle persone più fragili e che il venir meno di requisiti qualitativi diventa motivo di decadenza. Rimangono però criticità su una modalità di gara basata sul prezzo e non sull’offerta economicamente più vantaggiosa che prevederà l’affidamento di un importante servizio rivolto ad anziani non autosufficienti.
Sarebbe stato inoltre necessario valorizzare attraverso una progettualità specifica, rapporti con il territorio ed elementi qualitativi che fanno spesso la differenza, oltre agli standard regionali, nella vita degli anziani. Per questo, a fronte dell’approvazione dei nostri emendamenti che avevano lo scopo di ridurre il danno, sulla delibera la nostra sarà un’astensione”.
Eleonora Artesio - Torino in Comune: Annunciando la non partecipazione al voto del suo gruppo la Consigliera ha dichiarato che “La domanda di residenzialità per anziani non autosufficienti è in crescita e non trova adeguate risposte nel perimetro cittadino: occorre perciò mantenere le disponibilità attuali e se possibile ampliarle. Per questo sarebbe stato necessario qualificare gli aspetti qualitativi della futura gestione e anche la sua collocazione nel quadro della programmazione socio-sanitaria regionale. Preoccupa inoltre la risposta dell’assessore al bilancio che afferma di non essere in grado di tracciare la redditività del presidio all’interno delle annualità finanziarie della Città, al fine di destinarla alle politiche socio-assistenziali. Chiederò di ritornare su questo punto in sede di commissione Consigliare”.
Ufficio stampa del Consiglio comunale (S.L.)