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La Sala Rossa ha commemorato oggi Renato Altissimo e Carla Spagnuolo, già consiglieri comunali della Città di Torino.
Alla cerimonia, presieduta dal presidente del Consiglio Comunale Fabio Versaci, è intervenuto Giancarlo Quagliotti, presidente dell’Associazione Consiglieri emeriti del Comune di Torino, che ha ricordato le due figure istituzionali, “per non disperdere la memoria di chi come loro ha sempre lavorato per il bene comune e il benessere della città, portando con competenza e dedizione il peso dell’attività di Governo”.
Carla Spagnuolo (Torino, 1.4.1945; Villa San Secondo, 3.2.2017), prima donna in Italia eletta come presidente di un Consiglio regionale (quello del Piemonte, nel 1990), coltivò sin da giovane gli ideali di giustizia del Socialismo. Eletta consigliera comunale a Torino nel 1980 per il PSI (e rieletta nel 1985), in quella consiliatura, insieme a Elda Tessore e Franca Prest, rappresentò – ha spiegato Quagliotti – la forte e combattiva presenza di donne socialiste in Sala Rossa. Diede spazio e riconoscimento al protagonismo femminile anche come assessora nelle due consiliature, con importanti deleghe, tra cui quella al Decentramento e quella all’Avvocatura comunale, da poco istituita.
Renato Altissimo (Portogruaro, 4.10.1940; Roma, 17.4.2015), eletto consigliere comunale a Torino nel 1964 per il PLI, unico giovane del gruppo (eletto poi di nuovo nel 1970), quando il Partito Liberale Italiano toccò il suo massimo consenso in Sala Rossa (14,64%), portò in Consiglio – ha affermato Quagliotti – un punto di vista liberale, laico e moderno e aperto al confronto, che gli consentì poi di assumere rilevanti ruoli a livello nazionale.
Piergiorgio Re, consigliere e assessore emerito della Città di Torino, ha quindi tracciato un profilo di Renato Altissimo, in Parlamento per 21 anni, per 5 legislature (dal 1972 al 1993), durante le quali ricoprì per cinque volte incarichi ministeriali, mantenendo un forte legame e amore per Torino. Come Ministro della Sanità attivò la riforma sanitaria (che pur non aveva votato) e, come Ministro dell’Industria, si dedicò alla questione energetica, lavorando – con grande lungimiranza – per lo sviluppo delle energie rinnovabili. Si impegnò inoltre per mantenere i livelli occupazionali nelle aziende italiane e per favorire la privatizzazione delle aziende di Stato.
Non avvezzo ai discorsi in piazza o ai proclami in aula – ha detto Re – era portato al colloquio e al confronto e sosteneva la gestione imprenditoriale della cosa pubblica, all’insegna del motto “Più Stato dove serve, meno Stato dove non serve”.
Ha quindi preso la parola Libertino Scicolone, consigliere e assessore comunale emerito, che ha descritto l’umanità, il rigore appassionato di Carla Spagnuolo e le origini Vincenziane del suo impegno sociale, maturate poi nell’adesione al Partito Socialista Italiano. Spagnuolo – ha rammentato Scicolone – ha partecipato attivamente alla costruzione della Regione Piemonte come organo istituzionale, accanto al suo primo presidente, Aldo Viglione, mettendo a frutto la sua preparazione giuridica come Capo di Gabinetto. Tra le sue battaglie più importanti, quelle su divorzio, interruzione di gravidanza, vivisezione, ambiente e, pionieristicamente, inquinamento luminoso.
La cerimonia si è conclusa con l’intervento di Alberto Sacco, attuale assessore al Commercio della Città di Torino, che si è rivolto in particolare a quanti, parenti, amici, politici, molto numerosi in Sala Rossa, furono vicini a Spagnuolo e ad Altissimo, sottolineando l’importanza del contributo dei due politici a livello cittadino, regionale e nazionale.
(M.Q. - S.L.) - Ufficio stampa Consiglio Comunale