Città di Torino > Ufficio Stampa > Comunicati stampa 2017 > GENNAIO
Nel corso della seduta odierna del Consiglio comunale, l’assessora Maria Lapietra ha effettuato una comunicazione relativa al naufragio dei battelli fluviali GTT nel novembre scorso. L’assessora ha precisato che l’inchiesta interna dell’azienda si è conclusa il 22 dicembre, aggiungendo che la Procura della Repubblica ha chiesto l’acquisizione dei documenti: al momento, ha precisato, non risultano esservi persone indagate. Per quanto riguarda i due battelli, ha concluso l’assessora delegata ai trasporti, quello affondato verrà recuperato dopo le opportune verifiche da parte dei Vigili del Fuoco, mentre quello rimasto presso il ponte Vittorio Emanuele I sarà rimosso per i necessari interventi di ripristino.
Intervenendo dopo l’assessora, il consigliere Francesco Tresso (Lista Civica) ha domandato se siano state riscontrate eventuali responsabilità rispetto ad omissioni sulla messa in sicurezza dei battelli, chiedendo inoltre un approfondimento in commissione. Richiesta alla quale si è associato anche Silvio Magliano (Moderati), che ha reputato scarna l’informazione effettuata in aula dall’assessora, anche in merito alla quantificazione dei danni e alle tempistiche degli interventi annunciati.
Stefano Lo Russo (PD), ha criticato la poca chiarezza esistente su cosa non abbia funzionato a livello di protezione civile, portando ad esempio la mancata chiusura del ponte Vittorio Emanuele I. Lo Russo ha inoltre evidenziato, sempre in tema di protezione civile, quanto si era verificato in zona Fioccardo, dove numerose famiglie si sono ritrovate alluvionate e senza assistenza.
Antonino Iaria (M5S) ha voluto precisare che, essendovi un’indagine in corso da parte della Procura, non potevano essere fornite in aula ulteriori elementi, ironizzando sul fatto che l’opposizione ritenga di essere già sufficientemente informata dai giornali.
Nelle sue conclusioni, l’assessora ha confermato la richiesta da parte della Procura di non fornire informazioni sulla vicenda oggetto di indagine. Lapietra ha poi ricordato che il ponte Vittorio Emanuele I era stato messo in sicurezza subito dopo l’impatto con i battelli, essendo stato impossibile farlo nel tempo brevissimo trascorso tra la rottura degli ormeggi e l’arrivo dei natanti al ponte.
[C.R. - Ufficio stampa del Consiglio comunale]