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Oggi l’assessore Marco Giusta ha accolto negli uffici del Comune di via Corte d’Appello 16 una delegazione di sindaci dell’Ambf (Association Municipalitè Burkina Faso), omologa dell’Anci nel Paese africano. La delegazione era formata da Bourahima Sandu, sindaco di Bobodioulasso e vicepresidente Ambf, e Lassane Kiemtore, primo cittadino di Tanghin Dassouri, responsabile delle relazioni internazionali per l’Ambf.
Il Coordinamento comuni per la pace (Cocopa), che è formato da una trentina di amministrazioni della Città Metropolitana di Torino, è il referente del progetto promosso da Anci e Ambf e finanziato dalle Fondazioni 4 Africa. Tema, il miglioramento delle competenze dei comuni del Burkina Faso in materia di sicurezza alimentare. Ai sindaci burkinabè sono state recentemente attribuite le competenze in materia di mense scolastiche e sono in cerca di buone pratiche da applicare nelle loro realtà locali. Oltre alla visita torinese, è in programma un passaggio a Milano, già effettuato nei giorni scorsi, e uno a Roma, dove incontreranno funzionari dell’Anci, del ministero per la Cooperazione e della Fao.
Nel modello avanzato dalle autorità burkinabè, le mense scolastiche devono servire cibo prodotto in loco. Per questo sono interessati, oltre che alle modalità organizzative del servizio, anche a modalità per incrementare la produzione agricola. Il Cocopa, in collaborazione con l’Ufficio Cooperazione e pace delle Città di Torino, manderà sul posto personale tecnico e produttori agricoli in grado di supportare lo sviluppo di questo settore nei comuni del Burkina.
La scelta di delegare ai comuni nuove competenze prima gestite dal governo centrale è una scelta di democrazia, ha spiegato Bourahima Sandu: “La società civile ha attivato una vigilanza democratica sulle istituzioni di ogni grado dopo che due anni fa il presidente Compaorè tentò di consolidare il suo mandato modificando la costituzione, un colpo di mano scongiurato grazie a una forte reazione della società civile che scese in piazza in una storica marcia per la pace. La decisione di accrescere le competenze delle amministrazioni locali asseconda questo bisogno di partecipazione e di vigilanza dei cittadini”.
Questa ventata positiva nella società burkinabè interessa molto l’assessore Marco Giusta: “Il Burkina Faso è un esempio di come una comunità composta da tante etnie diverse e tante confessioni religiose possa vivere in pace e in democrazia. Ci sono alcuni temi che attraversano le società contemporanee e che prescindono dal livello economico di ciascuna di esse. Sono temi ormai divenuti globali, come quello della tolleranza e del dialogo tra religioni, sui quali possiamo trovare nuove soluzioni in comune, grazie al confronto delle esperienze”. Giusta ha anche espresso l’impegno dell’Amministrazione di farsi parte presso le autorità centrali dello Stato per estendere l’impegno italiano nella cooperazione internazionale, sostenendo lo scambio di buone pratiche condotto dai tanti progetti attivi tra Italia e Paesi africani.
(mm)