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Favorire la mobilità alternativa per ridurre il traffico privato negli spostamenti quotidiani: è l’obiettivo del progetto “Torino Mobility Lab” per il quartiere San Salvario - tra via Nizza e i corsi Vittorio Emanuele II, Massimo d’Azeglio e Bramante - scelto per partecipare al bando del ministero dell’Ambiente nell’ambito del “Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa – scuola e casa – lavoro”.
Alla predisposizione del progetto, le cui linee tecniche sono state approvate questa mattina dalla Giunta, hanno collaborato gli assessorati all’Ambiente, alla Mobilità e all’Istruzione.
Parte integrante del piano previsto per il nodo intermodale di trasporto di Porta Nuova, il progetto ha tra suoi cardini la realizzazione della pista ciclabile di via Nizza, già inserita nel progetto del PON METRO, insieme all’allestimento di una “velostazione” all’interno della stazione ferroviaria, da realizzarsi in collaborazione con Grandi Stazioni Rail e al posizionamento di nuovi stalli per il parcheggio delle biciclette in prossimità o all’interno delle scuole, delle sedi universitarie, del polo ospedaliero e delle sedi degli uffici comunali.
Pedonalità e ciclabilità, intermodalità, trasporto pubblico e bicicletta rappresentano i pilastri di un sistema integrato che prevede l’istituzione della figura del mobility manager scolastico, favorisce processi partecipati (per definire percorsi sicuri casa-scuola casa-lavoro, con particolare attenzione alle scuole di ogni ordine e grado) e incentiva forme di mobilità dolce e condivisa.
Il progetto - che prevede inoltre il monitoraggio, prima e dopo, per verificare le emissioni di CO2 - potrà essere replicato anche in altre zone della città.