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Oggi l’assessore a Città Universitaria e Politiche Giovanili Marco Giusta ha effettuato un sopralluogo nella Murazzi Student Zone, colpita nei giorni scorsi dalla piena del Po. Oltre due metri e settanta d’acqua hanno invaso lo spazio divenuto da tre anni uno dei luoghi più frequentati dagli studenti universitari (e non solo), che qui hanno la possibilità di studiare, accedere a internet, incontrarsi.
Alcune porte divelte, arredi dispersi dalla furia dell’acqua, impianti elettrici rimasti a mollo, computer e altre apparecchiature danneggiati, quintali di fango da rimuovere: sono molti i problemi da affrontare dopo il ritiro dell’acqua del Po. Anche gli spazi vicini, i Magazzini sul Po e The Beach, fanno i conti con un pesante bilancio del dopo piena.
“È in corso la quantificazione dei danni, che sono rilevanti. In attesa che la Regione richieda lo stato di calamità naturale - che permetterà di contare su risorse economiche dedicate alla ripresa - stiamo mettendo in campo tutte le possibilità per riaprire al più presto possibile la Student Zone, contando sulle forze immediatamente attingibili”.
Era già prevista la sostituzione degli arredi nei prossimi mesi, con una spesa di circa 30 mila euro. Intanto, è partito il tam tam tra gli studenti per offrirsi come volontari nella pulizia dal fango e dai detriti portati dal fiume, soprattutto attraverso i social network.
(mm)