Città di Torino > Ufficio Stampa > Comunicati stampa 2016 > NOVEMBRE
È intervenuto oggi in aula in risposta all’interpellanza generale sulla riqualificazione dell’ex zoo al Parco Michelotti (primo firmatario: Stefano Lo Russo - PD), l’assessore con delega all’Avvocatura comunale Alberto Sacco:
“Il percorso è lungo e articolato ed è iniziato il 12 gennaio 2015 con l’approvazione di una delibera da parte del Consiglio Comunale, con 24 voti favorevoli e 2 contrari (i consiglieri Appendino e Bertola del M5S). Ci sono state poi una delibera di Giunta del 15 maggio 2015 e una determina dirigenziale del 28 dicembre 2015.
Infine, il 29 giugno 2016 c’è stata un’ulteriore determinazione dirigenziale che ha aggiudicato definitivamente la gara per la riqualificazione dell’area dell’ex zoo.
Per quanto riguarda la costituzione in giudizio di fronte al Tar, un’Amministrazione è obbligata a difendere i propri atti, come indicato anche dal parere della nostra Avvocatura (avv. Spinelli): c’è la presunzione di legittimità degli atti amministrativi. Se non ci costituissimo rischieremmo di essere ritenuti responsabili per danno erariale: abbiamo quindi autorizzato la lite”.
Sono quindi intervenuti i consiglieri comunali:
Stefano Lo Russo (PD): Il tema oggi è tutto politico, perché la questione non è tanto l’obbligatorietà o meno per l’Amministrazione di costituirsi parte civile in sede giurisdizionale rispetto a un provvedimento, quanto la stravagante modalità con cui l’Amministrazione sceglie di farlo. Nello specifico, capita che soggetti terzi promuovono un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale rispetto a un provvedimento in atto; questa Amministrazione dichiara la propria contrarietà al progetto salvo sentirsi obbligata a costituirsi parte civile per evitare danni maggiori alla Città. Mettetevi nei panni dei dirigenti del Comune che hanno compilato gli atti procedurali o degli avvocati che devono difendere l’Ente, sapendo che vorreste perdere quel ricorso…
Il dubbio è che non abbiate capito dove vi trovate e che siate animati da un insano disprezzo istituzionale e da rancore per chi ha lavorato prima di voi. Per questo la nostra interpellanza si muove non tanto per ribadire la bontà del progetto, che è ovvia, quanto per richiamarvi a una maggiore attenzione istituzionale.
Chiara Giacosa (M5S): Nessun disprezzo da parte nostra verso il lavoro di nessuno. Che il Movimento 5 Stelle sia contrario alla privatizzazione dei beni comuni e allo sfruttamento degli animali è cosa nota. La scelta politica riguardo al futuro del Parco Michelotti è stata presa da un’Amministrazione diversa da quella attuale, con il voto contrario dei consiglieri del Movimento dell’epoca, Appendino e Bertola. Oggi una delibera come questa non verrebbe concepita da questa Amministrazione. Finora siamo stati costretti a operare scelte amministrative per senso di responsabilità e per il bene delle nostra città, su scelte politiche che altri hanno preso prima del nostro arrivo.
Osvaldo Napoli (Forza Italia): Io, a differenza del consigliere Lo Russo, guardo alla validità del progetto sul Parco Michelotti. Voi del Movimento 5 stelle, invece, avete l’abitudine a comportarvi in modo diverso rispetto a quello che affermate. In campagna elettorale avete fatto una serie di promesse che adesso non rispettate. Perché ha ragione, consigliera Giacosa: l’Amministrazione di una città non è fare politica. In campagna elettorale avete venduto la “politica” e vi trovate oggi costretti a fare amministrazione andando in senso opposto a quanto promesso. Considerato che vivete forti contraddizioni vi consiglio di dire la verità e fare “mea culpa” rispetto ai proclami elettorali.
Fabrizio Ricca (Lega Nord): Sarebbe stato semplice non promettere di tutto e di più in campagna elettorale perché sapevate che molte cose sarebbero state irrealizzabili. Mi lascia perplesso che ci sia questa differenza tra la Giunta e la maggioranza, perché immagino che la volontà dei consiglieri sia un’altra e che lo zoo lo si voglia fermare. Ma la Giunta è ormai omologata a quella precedente, e obbliga la propria maggioranza a votare delle cose a lei indigeste. Se si è contrari al progetto c’è una mozione a firma Artesio a cui si può rispondere affermativamente, altrimenti vi consiglio di tacere per sempre sul tema zoo.
Roberto Rosso (Lista civica Roberto Rosso): In questo caso capisco l’atteggiamento dei consiglieri 5 Stelle. Devo dire che verificherei meglio il lavoro dell’avvocatura, dal momento che vi è una posizione a mio parere un po’ estrema. Io mi auguro che la maggioranza faccia capire che vuole andare su un’altra strada, dal momento che è contraria alla cattività degli animali ed evidenzia una carenza di parcheggi sul posto. Sarebbe ragionevole e giusto dire esattamente quello che si può e non si può fare, per onestà intellettuale e politica.
Damiano Carretto (M5S): Su questa vicenda vorrei solo ricordare che né le linee programmatiche né il programma sostenevano che il Movimento 5 Stelle avrebbe bloccato il progetto. Noi siamo e rimaniamo contrari a questo progetto, ma soprattutto all’architettura che ha portato al bando di concessione per valorizzazione. Non difenderemo mai politicamente l’operato della precedente Amministrazione. Per quello che riguarda questo progetto è un abominio concedere un bene comune per un progetto del genere: una scelta che noi non avremmo mai avallato. Dal 2017 in avanti non credo vedrete più bandi di questo tipo e mi prendo la responsabilità di quello che sto dicendo.
Francesco Tresso (Lista civica per Torino): Vorrei ribadire quanto sia stato opportuno oggi arrivare a una chiarezza. Comprendo il presidente di Commissione Mensio sulle difficoltà di prendere decisioni sull’area, espresse in sede di Commissione. Si devono comunque fare delle scelte velocemente e informare il Consiglio comunale sulle proposte di migliorie progettuali sul progetto espresso dal vicesindaco Montanari e capire la volontà di andare contro il parere negativo dell’Avvocatura senza tergiversare oltre.
Successivamente, è stata discussa una mozione contro la cessione dell’area dell’ex zoo (prima firmataria: Eleonora Artesio - Torino in Comune), poi respinta dalla Sala Rossa.
(M.Q. - M.L. - A.P. - T.D.N.) - Ufficio stampa Consiglio Comunale