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Dal 2 al 6 novembre, nel pieno della settimana delle arti contemporanee, con il Festival internazionale di musica e arti Club to Club, Torino tornerà a essere la capitale mondiale della musica d’avanguardia. Un primato questo, hanno affermato gli organizzatori, Sergio Ricciardone e Roberto Spallacci, presidente e segretario dell’associazione Xplosiva, che grazie al Festival la Città detiene ormai stabilmente.
Club to club indaga la relazione tra avanguardia musicale elettronica e nuovo pop.
L’evento è stato presentato nel pomeriggio alla commissione cultura, presieduta da Daniela Albano, alla presenza dell’assessora Francesca Paola Leon.
L’assessora, riconoscendo l’importanza del Festival per il tipo di pubblico che coinvolge, ha affermato “contiamo di essere di supporto al Festival, che rappresenta uno stimolo anche per gli altri eventi di Contemporary Art e perciò è importante che il dialogo tra tutti gli elementi di questo sistema sia sempre più incentivato”.
Il Festival è organizzato da Xplosiva, operatore culturale che, dice Ricciardone, si confronta ogni giorno col mercato, crede e investe nella nostra città e lavora tutto l’anno, incrociando musica, arti e cultura.
L’edizione 2016 vedrà in scena più di 50 artisti provenienti da 15 Paesi del mondo. Saranno 18 gli artisti ad esibirsi in esclusiva italiana e Torino avrà l’esclusiva di 12 di queste performance. “Fatto importante – ha detto Ricciardone – per convogliare il pubblico di appassionati nella nostra Città. Le ricadute economiche per l’edizione del 2015 sono state stimate, ha affermato Spallacci, in 2,8 milioni di euro.
Il Festival disseminerà eventi in varie parti della Città: Conservatorio musicale, Lingotto fiere, Reggia di Venaria, mantenendo comunque il suo main stage a San Salvario, in piazza Madama Cristina. E proprio a San Salvario chiuderà il 6 novembre con 25 eventi artistici e culturali in altrettanti luoghi e locali del quartiere.
I costi dell’evento, inferiori al milione di euro, ha spiegato Ricciardone, sono coperti all’85% dal biglietteria (335.000 euro) e partner privati. Nessuna delle aziende che hanno contribuito finanziariamente, ha sottolineato con dispiacere Ricciardone, è torinese.
Le fondazioni bancarie Crt e Compagnia di San Paolo concorrono con 57.000 euro, mentre per la parte di finanziamento pubblico, il contributo della Regione Piemonte è di 100.000 euro mentre 10.000 euro arrivano dalla Fondazione per la cultura. Il Comune di Torino che ha sostenuto l’edizione del 2015 con 16.000 euro, e l'assessorato alla cultura stanno lavorando per confermare gli impegni presi negli anni precedenti sostenendo l'iniziativa anche con beni e servizi.
Ricciardone ha affermato che nel sostegno offerto a questo e ad altri eventi culturali da parte della Fondazione per la cultura “ci sono evidenti sproporzioni” ed ha chiesto che il Festival “non sia considerato figlio di un dio minore”.
La presidente Albano ha affermato che “il Festival è un evento importante per la promozione della cultura giovanile e la sua collocazione nella settimana delle arti contemporanee, di cui arricchisce in modo significativo l’offerta complessiva”.
Ufficio stampa del Consiglio comunale (S.L.)