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Parlamento Governo prendano in considerazione la vicenda dell’ex Seat – Pagine Gialle affinché negli incontri previsti, con il Ministero per lo Sviluppo Economico, si individuino soluzioni a tutela delle vocazioni produttive che saranno ridimensionate rispetto al territorio torinese e delle conseguenze economiche e sociali che graveranno sui dipendenti e sulle loro famiglie.
E’ quanto chiede un ordine del giorno presentato da molti consiglieri appartenenti a forze politiche di maggioranza e opposizione e approvato dalla Sala Rossa.
Il documento ripercorre la storia dell’azienda torinese dalle origini fino alla recente fusione per incorporazione di Italiaonline in Seat Pagine Gialle, a seguito del quale la società ha mutato la denominazione storica In Italiaonline S.p.a. e trasferito la sede legale da Torino ad Assago (Mi).
L’ordine del giorno, illustrato dal presidente della commissione Lavoro, Andrea Russi e dalla consigliera Artesio, sottolinea come l’operazione di ristrutturazione dell’azienda sembri essere più orientata a un posizionamento finanziario (la quotazione in Borsa di Italiaonline è stata possibile all’indomani dell’incorporazione in Seat), che produttivo e che, in ogni caso, il piano industriale prevede la realizzazione di un Data Center, non a Torino e con attività diverse da quelle realizzate fino ad oggi in Seat.
Alla luce di questa trasformazione, evidenzia il documento, il livello occupazionale, nella sede di Torino risulterà compromesso con ulteriori 81 unità in cassa integrazione che si vanno ad aggiungere alle attuali 82, per un totale di 163 su 464 dichiarate come esuberi.
Il documento è stato approvato all’unanimità.
F.D'A. - Ufficio stampa Consiglio Comunale